MESSINA.Un caso di omofobia su un autobus, con insulti e cori ai danni di una coppia di ragazzi omosessuali. A denunciare l’accaduto è il presidente di Arcigay Rosario Duca, che in attesa di ulteriori chiarimenti sull’accaduto invita i due giovani a farsi avanti e a raccontare come si sono svolti i fatti, senza avere paura.

“Garantiamo loro la massima riservatezza ed anonimato qualora volessero così”, spiega. “Al momento mantengo riservato anche il numero del bus”, conclude.

In base a quanto riferito da testimoni presenti sul mezzo – spiega Duca – i due sarebbero stati presi di mira da un gruppo di 5-6 persone, con epiteti offensivi e coretti. Uno dei due ragazzi era truccato, circostanza che avrebbe peggiorato la situazione.

La testimonianza di una persona che ha assistito ai fatti:

“È successo che sul bus, al Cavallotti, sale una coppia gay e i ragazzi seduti dietro iniziano a prendere in giro uno dei due ragazzi imitandone la voce. Quando il bus parte tutto questo teatrino continua, il ragazzo ha provato a difendersi in maniera molto educata ma non c’è stato niente da fare perché le critiche continuavano ad avanzare e peggiorare sempre di più. Le parole dette sono state molto toccanti e sgarbate ma quasi tutti i presenti se la ridevano e quindi diciamo che tutto l’autobus lo prendeva in giro e lo svergognava davanti a tutti. Dopodiché a qualche fermata dopo sale un signore che poteva avere 50 anni ed inizia asfotterrli, a dire loro “chi è la femmina dei due?” “Se fosse stato mio figlio lo avrei preso a colpi di bastone” e via dicendo! Arrivati alla fermata, una signora gli ha detto “non scendete dalle porte davanti, vi conviene scendere da qui” perché ovviamente erano bloccati dall’uomo. Il ragazzo era mortificato ed ha anche detto “se il signore scende a questa fermata io non scendo” perché era abbastanza impaurito”.

 

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