MESSINA. A tre mesi dall’insediamento si dimette il direttore generale della Messina Social City, Vincenzo Romano. “È stata calpestata la mia dignità. Vado via in punta di piedi ma a testa alta”, scrive Romano nella sua lettera di dimissioni sottolineando problematiche interne già esposte nel corso dell’ultima audizione nella VII Commissione Consiliare presieduta da Dino Bramanti.

Lo stesso Bramanti aveva chiesto di accendere i riflettori su questa vicenda inquietante a seguito della denuncia di Romano – che sembrava aver chiamato in causa anche la posizione dei sindacati – , ma né il sindaco De Luca né l’assessore alle politiche sociali Calafiore si erano espressi nel merito fino a stamane.

A margine della conferenza stampa relativa ai dati emersi sulla TARI, il primo cittadino ha detto che presenterà tutta la documentazione necessaria in Procura per avviare accertamenti. Romano sarà invece nuovamente convocato per rendere pubblici i nominativi dei responsabili.

Le ingerenze e le pressioni cui aveva fatto esplicito riferimento Romano si spingono nella direzione di nuove assunzioni, circa 140 dall’insediamento del nuovo Direttore generale, ma che sembrerebbero non essere state controfirmate dallo stesso. In soli tre mesi di Social City, i costi per il personale sono pressoché duplicati.

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