MESSINA. Mentre il sindaco Cateno De Luca risponde agli “ipocriti” che hanno contestato la scelta di postare sui social il video di sgombero dei senzatetto, sono numerosi i commenti indignati apparsi sui social, o inviati a mezzo stampa, contro il primo cittadino. Dopo quello della comunità di Sant’Egidio e quello di Alessandro Russo (a cui il primo cittadino ha risposto direttamente), a prendere posizione contro la pubblicazione del filmato sono vari esponenti politici di diversi schieramenti.

«Cacciare dei senza fissa dimora con un video Facebook, esponendoli al pubblico ludibrio, senza alcun rispetto per la loro dignità – scrivono i consiglieri comunali del M5s – fa comprendere quante contraddizioni ci siano in Cateno De Luca: un rappresentante delle istituzioni che professa carità cristiana, spettacolarizzando la propria fede sui social, che poi non si pone scrupoli a umiliare i più fragili e vulnerabili», commentano, chiedendosi quali misure di contrasto al disagio stia attuando l’Amministrazione.

«Ci chiediamo – proseguono, di concerto con i deputati regionali – che senso abbia ostentare il proprio cattolicesimo, presenziare a tutte le processioni e inchinarsi ai piedi della Madonna, se poi si caccia un uomo povero in diretta, privandolo di ogni briciolo di dignità? È una cattiveria gratuita. Si possono tranquillamente far rispettare le norme anche rimanendo umani».

«Al video, che ci vergogniamo persino a guardare – concludono i consiglieri- si aggiungono i continui e raccapriccianti attacchi ai Vigili urbani, dati in pasto ai leoni da tastiera. Tutto questo per creare ad arte quella irresponsabile strategia secondo la quale ogni cosa che non funziona in città è da scaricare sugli altri, mentre il primo cittadino è esente da ogni colpa. Non si possono mascherare i propri insuccessi trasformandoli in attacchi ad altre persone, specie se si tratta di padri di famiglia. I cittadini messinesi devono aprire gli occhi e chiudere questo “reality show” pieno di mistificazioni che sta riempiendo di odio la città».

Ad intervenire è anche l’associazione Radici, che stigmatizza il comportamento del primo cittadino: «Nel prendere atto dell’ordinanza anti bivacco, riteniamo che non necessariamente bisogna mettere a nudo la povertà della gente nonché la dignità. A volte si può fare senza pubblicizzare a tutti i costi soprattutto quando di mezzo c’è gente e uomini sicuramente sfortunati, deboli o palesemente in difficoltà. Questo non significa non fare rispettare le regole ma applicarle cercando di non mettere a crudo la persona umana».

«…E comunque, ci sono tanti modi di chiedere l’elemosina… anche in giacca e cravatta si può bivaccare davanti alle stanze dei bottoni, e chiedere miseramente e senza dignità qualcosa…», commenta Antonella Russo del Pd, mentre il consigliere del Gruppo Misto Salvatore Sorbello mette sotto la lente il funzionamento del centro di accoglienza di Bisconte  e “la guerra sulla spartizione di semafori, chiese e supermercati tra bande di questuanti”.

Durissimo Michele Barresi della Uil: «Mai avrei pensato che la mia terra, che dalla storia è nata con una miscela di razze, che ha visto migranti e povertà, ricchezza e cultura un giorno fosse governata dalla barbarie e dall’intolleranza. E mentre vedo puntare il dito contro chi è diverso o svantaggiato e nascondere dietro la parola “decoro” i più beceri populismi allora rileggo tra me e me questa frase di Orwell…“Se riesci a sentire fino in fondo che vale la pena conservare la propria condizione di esseri umani anche quando non ne sortisce alcun effetto pratico, sei riuscito a sconfiggerli». 

Giù duro con le critiche anche Cambiamo Messina dal Basso: “Attoniti e indignati abbiamo assistito stamattina all’ennesima violenza istituzionale del sindaco De Luca. Un brutale sgombero trasmesso su fb che segna l’abbrutimento e la barbarie di certa politica. Un messaggio, quello lanciato da De Luca, che reputiamo irricevibile; un messaggio che mostra la visione escludente e razzista, basata sul controllo sociale dei poveri. Un video per schierare, ancora una volta, i penultimi contro gli ultimi. Come CMdB rifiutiamo la forza pubblica, le sanzioni penali, l’inasprimento delle misure specifiche contro i poveri, siano essi autoctoni, migranti e/o richiedenti asilo , strumenti utili per sbandierare l’ideologia del “decoro” e della “sicurezza” in assenza di politiche sociali adeguate alle esigenze delle persone. Un percorso di “sicurezza“ inaccettabile, quello indicato da De Luca, che produce solo plateali tensioni e divisioni sociali”.

Fra tanti commenti contrari, c’è anche chi difende l’operato del sindaco, come Luigi Lo Giudice, a nome della Lega Giovani di Messina: «In caso di utilità pubblica la privacy può essere secondaria, e i mezzi usati dal sindaco utili come deterrente per il futuro».

 

 

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