MESSINA. «Si tratta di un progetto realizzato da messinesi per i messinesi. Non devono essere gli altri a spiegarci come valorizzare le nostre bellezze». Si apre con questa dichiarazione d’intenti la conferenza stampa di presentazione di “MessinArcana”, neonata manifestazione culturale promossa dall’associazione no profit PuliAmo Messina per riscoprire luoghi inaccessibili, sconosciuti o non sufficientemente valorizzati della città. I proventi dell’iniziativa (il contributo per l’accesso è libero) saranno interamente destinati per l’opera di riqualificazione di un monumento cittadino: quest’anno toccherà alla Fontana del Nettuno, totalmente priva di illuminazione.

 

 

Tre i fine settimana in cui si svolgeranno le visite guidate, che vedranno il coinvolgimento dei vari enti e delle istituzioni che hanno aderito al progetto. Il primo appuntamento è previsto per giorno 4 maggio, al Teatro Vittorio Emanuele (sede della conferenza stampa), che aprirà le sue porte al pubblico dalle 10 alle 18, dando la possibilità di visitare, fra le altre cose,  il dietro le quinte, il ballatoio e il sottopalco. «Il rapporto con il teatro – racconta Christian Mangano – è nato già l’anno scorso, quando in occasione del Maggio dei Libri realizzammo 8 panchine artistiche in “Piazza Bellini”, un luogo per troppo tempo dimenticato che sarà valorizzato anche dalla recente “adozione” di un’aiuola. È l’esempio concreto che facendo un’opera di bene si genera altro bene».

A prendere la parola è quindi il soprintendente Gianfranco Scoglio, che incentra il suo intervento sui giovani e sulla necessità di coinvolgerli attivamente nella vita culturale della città: «I ragazzi sono gli spettatori del domani. Spetta a noi capire il loro linguaggio e renderli partecipi delle attività del teatro, spiegando loro quanto sia importante cibare l’animo e lo spirito. L’iniziativa promossa da PuliAmo Messina è innanzitutto un atto di amore verso se stessi. Solo se amiamo la città potremo viverla», commenta, soffermandosi poi sulla parte più “tecnologica” dell’iniziativa.

Tutti i luoghi inseriti nel programma saranno infatti dotati di un QRcode, che consentirà ai visitatori di scoprire i monumenti in maniera autonoma, decidendo di ascoltare le audioguide o se consultare immagini e testi (quelli sul teatro sono a cura di Nino Principato). «I codici – spiega Mangano – resteranno all’interno dei siti anche al termine del programma, in modo da dare a tutti l’opportunità di accedere alle info anche in futuro».

Ad aprire le porte ai visitatori, sempre il 4 maggio, sarà anche Palazzo Samonà, più noto a tutti come il palazzo dell’Inps. Di stile razionalista, per l’occasione ospiterà anche due concerti dei musicisti del Conservatorio Corelli, uno all’ingresso e uno dal terrazzo che si affaccia sul panorama mozzafiato della Falce, come spiega Alberto Calarco, intervenuto alla conferenza nelle veci del direttore Marcello Mastroeni, che da tempo si batte per l’istallazione di apposite “castellane” per agevolare l’attraversamento in via Garibaldi.

Sette giorni dopo, l’11 maggio, sarà la volta della Camera di Commercio, con visite guidate nella Sala Borsa, nella Sala Giunta e in quella del consiglio, con la possibilità di ammirare splendide opere pre terremoto di cui in molti non sono a conoscenza. «Messina Arcana – spiega Sveva Arcovito di Confindustria giovani, partner dell’iniziativa – ha tanti e importanti significati; non è solo promozione culturale e turistica di Messina, è soprattutto un’opportunità, per ciascuno di noi, di conoscenza e scoperta delle nostre risorse, del nostro patrimonio e della nostra identità. Solo guardando alle nostre meraviglie è possibile recuperare orgoglio civico e senso di appartenenza, che sono i fattori indispensabili per ritrovarci e riconoscerci comunità che punta a crescere. Per questo, il Gruppo Giovani Imprenditori di Sicindustria Messina, con convinzione e totale condivisione, ha voluto supportare l’iniziativa».

 

 

Doppio appuntamento, infine, il 19 maggio, quando sarà possibile visitare la splendida Galleria dei Mosaici della stazione marittima, totalmente inaccessibile al pubblico, e il Sacrario di Cristo Re. Ma non solo. Sempre lo stesso giorno ci sarà l’opportunità di ammirare le prigioni reali e le mura di Carlo V, con tappa finale sull’arco nei pressi di via Grattoni. Nascosti nei paraggi, inoltre, ci saranno dei “punti selfie” per scattare delle istantanee in luoghi, appunto, arcani.

Le info non sono finite. A svelare possibili novità, proprio in merito a Cristo Re, è infatti Alessandra Di Giacomo, responsabile del progetto “Crescere Insieme”, che annuncia tre distinte proposte: la riapertura quotidiana della chiesa, la possibilità di celebrare la messa nel Sacrario, come un tempo, e il ripristino della campana, non più attiva da tempo perché lesionata all’interno.

 

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