MESSINA. Ieri la “botta” da parte dell’ex assessore Gaetano Cacciola, che chiedeva conto e ragione dei tredici bus elettrici che aveva fatto arrivare in città e che l’Atm non ha ancora messo in servizio. Oggi la risposta da parte del presidente dell’azienda trasporti Pippo Campagna.

“L’improvvido intervento dell’ex Assessore alla mobilità, Cacciola, ci costringe ad intervenire per fare chiarezza sull’immissione in servizio degli autobus elettrici. In riferimento alla fornitura del primo lotto di n.13 autobus elettrici Byd acquistati con fondi Pon-metro e completata il 6.12.2019, occorrre rappresentare dettagliatamente l’Iter procedurale Tecnico/Amministrativo necessario per l’immissione in esercizio degli stessi. La fornitura è stata completata il 15.03.2019 con la consegna degli ultimi 3 autobus”, scrive Campagna, in burocratico molto stretto.

“In considerazione della superiore tecnologia innovativa quali autobus elettrici, è stato imprescindibile avviare tempestivamente, nel mese di dicembre 2018, i corsi di formazione per il personale interno propedeutici all’utilizzo degli stessi. Nel contempo l’Azienda ha dovuto avviare tutti i passaggi, quali atti burocratici e legislativi, per l’immissione in servizio che meglio di seguito si elencano:

  • 10 dic. 2018 – Inoltrata richiesta immatricolazione autobus elettrici al Comune di Messina;
  • 31 dic. 2018 – Deliberazione Giunta Comunale per il trasferimento del diritto di usufrutto all’ATM;
  • 07 gen. 2019 – Inoltrata richiesta di nulla osta immatricolazione all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità;
  • 11 feb. 2019 – Rilascio, da parte dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture della Mobilità, autorizzazione dell’immissione degli autobus del parco rotabile del servizio urbano di Messina;
  • 18 mar. 2019 – 1^ Sessione di collaudo tecnico a cura della Motorizzazione Civile per il rilascio del certificato di approvazione ed immatricolazione con successive emissione del foglio di via ed assegnazione delle rispettive targhe dei n. 13 autobus relativi alla prima fornitura.

Le predette attività sono state espletate per i primi n.13 autobus, di cui n. 2 risultano già in copertura assicurativa RCA per il pre-esercizio finalizzato a testarne l’autonomia d’esercizio su specifiche linee, cui seguiranno i rimanenti n.11. Sono state inoltre installate all’interno del deposito ATM, le prime colonnine di ricarica elettrica degli autobus elettrici. L’A.T.M. ha in corso delle sperimentazioni per la definizione del profilo di missione e l’impiego degli stessi veicoli elettrici nell’ambito del servizio TPL. L’A.T.M. ha in corso delle sperimentazioni per la definizione del profilo di missione e l’impiego degli stessi veicoli elettrici nell’ambito del servizio TPL”.

“A.T.M. nonostante la tempestività di trasmissione della documentazione tecnica necessaria, prende atto che l’immatricolazione dei veicoli di nuova generazione/tecnologica elettrica, ha richiesto ulteriori tempi tecnici per l’immissione degli stessi in esercizio in quanto mezzi differenti rispetto ai tradizionali – continua il presidente dell’Atm – E’ anche opportuno precisare che si sta definendo con la Regione Sicilia il corrispettivo del contributo chilometrico che dovrà essere riconosciuto per l’utilizzo degli autobus elettrici. Risulta evidente che è interesse dell’ATM continuare ad investire su autobus di nuova generazione per una mobilità sostenibile, al fine di dare alla cittadinanza un servizio qualitativo e migliorativo sull’impatto ambientale. Va da se che se è vero che il costo chilometrico dell’autobus elettrico è inferiore a quello bei rispettivi autobus a gasolio è necessario tener conto che dev’essere effettuato un accantonamento di fondi necessario a sostituire, mediamente ogni 5 anni, i pacchi batterie che, in atto, sono particolarmente costosi”, conclude Campagna.

Che chiarita la questione, abbandona il burocratese per scagliarsi ad alzo zero contro Cacciola: “Che l’ex assessore non abbia idea dei tempi e delle procedure necessarie per l’immatricolazione di un autobus non mi stranizza per nulla. Un buon amministratore saprebbe che per completare le procedure di immatricolazione e collaudo di un autobus ci vogliono parecchi mesi. Cacciola non lo sa e quindi ….. dà i numeri. Restando in tema di elettricità e di risparmio di risorse pubbliche, conclude Campagna, il Cacciola farebbe bene a spigare come ha fatto a non accorgersi in 5 anni che l’ATM avesse accumulato un indebitamento di 6 milioni di euro per il mancato pagamento delle forniture di energia elettrica, quella che serviva e serve a far andare avanti il tram e che, d’ora in avanti, servirà anche per alimentare gli autobus elettrici”, chiude Pippo Campagna..

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Zoe
Zoe
3 Aprile 2019 7:26

Bue elettrici? 😂
15 marso? Ma rileggete quello che scrivete?