MESSINA. Il freddo incombente dovuto al ciclone proveniente dalla Finlandia durerà alcuni giorni ma a Messina manca un Piano freddo efficace. La denuncia proviene dal consigliere comunale Alessandro Russo (LiberaMe). La chiusura della Casa di Vincenzo, infatti, lascia a rischio soprattutto i soggetti che vivono per strada. «Ho chiesto se siano stati attivati i contatti con le associazioni di volontariato, con la Caritas diocesana e con le comunità che sul territorio di Messina operano a sostegno dei soggetti poveri e deboli. – si legge in una nota – Appare molto singolare che ad oggi nessuna previsione sia stata comunicata ai soggetti che stanno per strada, come ho potuto personalmente constatare: le prossime ore saranno molto fredde ed insolite per la nostra città. Fino al giorno in cui la ‘Casa di Vincenzo’ non dovesse riaprire, l’Amministrazione deve essere pronta ad intervenire con un “Piano Freddo” che sia conosciuto dai soggetti più deboli e che vivono per strada, offrendo ristoro e soccorso per i momenti più critici».

«Delle persone che soffrono, è bene occuparsene sempre e non sporadicamente. La civiltà di una comunità e la credibilità della sua rappresentanza politica si evincono dalle modalità con cui si approntano risposte per i soggetti più deboli e svantaggiati. Se sarà il caso e la necessità, per queste ore e per le prossime giornate invernali, è bene predisporre anche l’apertura di Palazzo Zanca per accogliere i più poveri, attivare misure di salvaguardia e sostegno con le associazioni che operano sul territorio a sostegno dei clochard: serve una pianificazione dell’emergenza che non resti solo sulla carta ma sia immediatamente attivata per fare fronte a questa emergenza».

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