MESSINA. Non proprio in cassa, ma “a disposizione”, ci sono quasi 509 milioni di euro di finanziamenti provenienti da otto programmi e misure regionali e statali assegnati a Messina in quanto città metropolitana, giunti negli anni precedenti sotto l’amministrazione di Renato Accorinti.

Il punto sui progetti ammessi (o ammissibili) a finanziamento l’ha fatto Cateno De Luca, insieme agli assessori all’Innovazione Carlotta Previti, ai Servizi sociali Alessandra Calafiore ed alla Protezione civile  Massimiliano Minutoli. Sette riunioni, spiega il sindaco, in cui si sono messi sotto la lente Patto per Messina, Pon Metro 2014-2020, Poc Metro, Agenda Urbana ITI, Pon Inclusione, Pac Anziani, Pac Infanzia, L. 328 Piani di Zona, per un totale da 508.979.000 di euro

Le criticità più ricorrenti“, secondo De Luca sarebbero “Inesistenza dei progetti, mancanza di un disegno di strategia urbana, assenza di una pianificazione, inesistenza di procedure di monitoraggio, valutazione e controllo della spesa, che non oltrepassa il 5%, “molto al di sotto della media nazionale“, commenta il sindaco. Poi ancora “mancanza di un’azione sinergica tra i dipartimenti responsabili al fine di evitare frammentazione di progetti o progetti simili, mancanza di integrazione tra i vari programmi e la spesa corrente comunale, obiettivi che non rispecchiano le criticità, i bisogni e le necessità della comunità, e assenza di una visione strategia di lungo periodo”.

Sono le considerazioni di De Luca, che però non fornisce numeri su quanti progetti siano effettivamente ammessi a finanziamento, in fase di progettazione o immediatamente cantierabili. Fornisce, però “soluzioni ed obiettivi della nostra rimodulazione”: e cioè “creazione di un dipartimento con personale interno per la pianificazione strategica e la progettazione, razionalizzazione di tutte le risorse programmate orientando a principi di efficacia e efficienza, eliminazione delle azioni non utili e concentrazione delle risorse per macro obiettivi, alleggerimento della spesa corrente e consequenziale economie di bilancio, aumento della spesa in investimenti con effetto moltiplicatore per l’economia locale e riduzione della spesa in servizi, e accelerazione della spesa ai fini del rispetto dei target previsti e conseguimento soglia premiale e conseguenti risorse aggiuntive”.

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