MESSINA. In data 18 luglio personale militare della Guardia Costiera di Milazzo ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo adottato dalla sezione dei Giudici delle indagini preliminari del Tribunale di Messina, ponendo sotto sequestro l’impianto di depurazione di Saponara marittima.

La complessa e lunga attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, ha visto impegnata la Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo con il supporto della componente operativa specialistica del Corpo (Laboratorio ambientale mobile) e con l’ausilio dei tecnici dell’Arpa.

Durante le indagini è emerso che l’impianto depurativo di Saponara, stante la sua vetustà, presenta notevoli limiti strutturali che inficiano la sua effettiva capacità depurativa.

Infatti si è avuto modo di verificare che l’impianto, che peraltro non è in possesso di alcuna autorizzazione allo scarico in corso di validità, a causa dell’inadeguatezza sotto il profilo strutturale e della strumentazione impiegata, risulta assolutamente non idoneo a garantire il rispetto dei limiti tabellari previsti dalla normativa vigente per il refluo immesso in mare attraverso la condotta sottomarina.

Sono state accertate, inoltre, alcune irregolarità nelle procedure amministrative finalizzate all’affidamento della manutenzione dell’impianto a società private.

Per quanto emerso nell’ambito delle indagini espletate, sono state contestate ai manutentori dell’impianto ed a personale dell’amministrazione comunale a vario titolo ed in concorso tra loro, le condotte illecite di getto pericoloso di cose, abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio, occupazione abusiva di area demaniale marittima.

Il provvedimento di sequestro preventivo garantisce la facoltà d’uso da parte dei soggetti deputati alla gestione e manutenzione dell’impianto sotto il controllo e la vigilanza di un custode giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica di Messina.

 

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