MESSINA. È morto alle 21 di ieri Biagio Nicotra, il messinese di 32 anni che lo scorso 1 agosto era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Papardo in seguito a una crisi respiratoria. Il ragazzo era affetto da gravi problemi di salute e pesava 250kg, una condizione per la quale necessitava di un preciso percorso terapeutico e di una corretta ossigenazione durante il riposo notturno. 

Impossibilitato per questioni economiche a sottoporsi a una cura, e in seguito a un intervento, in un centro specializzato di Verona, Biagio era in attesa da mesi di un letto bariatrico in casa (ovvero con uno schienale reclinabile elettricamente) che era stato prescritto lo scorso febbraio dai medici del Papardo. La sua richiesta, presentata a marzo all’Asp, è rimasta però senza esito. 

Per sottopormi all’ossigenoterapia ho bisogno di uno schienale reclinabile elettricamente perché devo avere la possibilità di reclinarlo a mio piacimento“, aveva detto Biagio lo scorso 19 luglio in un’intervista a Tremedia, riferendo di aver richiesto agli uffici dell’Asp il numero di protocollo della domanda per conoscerne l’iter, senza però ottenere riscontri. “Rispondono che hanno bisogno di tempo, perché è una richiesta particolare e questo tipo di letto che supera i 250 kg di capacità non era mai stato prescritto. Fra l’altro non è mai stato fornito un numero di protocollo, quindi non si sa se la domanda è partita o meno“.

Attualmente  – aveva spiegato in un’altra intervista a Tcf poco prima che la sua salute peggiorasse – l’Asp sostiene di non aver ricevuto tutte le carte necessarie per richiedere il letto e che quelle pervenute non sono idonee, chiedendo di inoltrare nuovamente quelle giuste, anche se a noi risulta diversamente. La mia domanda è: se queste carte avevano qualche problema, perché dirlo adesso, solo dopo che ho scatenato questo polverone?

L’ultimo aggiornamento sulla vicenda è riportato sempre da Tcf. La richiesta all’Asp non sarebbe mai arrivata. Biagio sarebbe infatti rimasto vittima di una truffa fatta da una persona che, a detta dei familiari di Nicotra, si sarebbe spacciata per un assistente sociale approfittandosi della situazione e facendo firmare a Biagio una delega per poterne gestire la pratica a suo nome. All’Asp, riporta Tcf, non risulterebbe una richiesta per un letto, bensì per una carrozzina elettrica. 

A causa della sua malattia, nel corso dell’ultimo anno Biagio era stato costretto a ricorrere al pronto soccorso per ben 4 volte, la prima per problemi legati all’obesità, la seconda per cause respiratorie, la terza per potersi sottoporre alla terapia in ospedale, in assenza del letto bariatrico, e l’ultima a causa di problemi cardiaci. 

Ad agosto le sue condizioni di salute si aggravano. Il primo del mese – si legge nel gruppo Facebook Un letto per Biagio “Salviamolo”, nel quale vengono riportati tutti gli aggiornamenti sul ragazzo – il 32enne viene sedato, intubato e ricoverato in terapia intensiva in seguito a una crisi respiratoria, mentre nei giorni successivi la situazione peggiora ulteriormente. Ieri, intorno alle 21, l’ultimo respiro. 

A sposare la causa del giovane era stato il consigliere della VI Circoscrizione Massimo Costanzo, che si era rivolto al sindaco Renato Accorinti e all’assessora alle Politiche sociali Nina Santisi, che aveva garantito il massimo supporto, impegnandosi, per quanto di sua competenza, a sbloccare l’iter burocratico. 

Tanta anche la solidarietà giunta dai social, fra cui l’avvio di una raccolta fondi per acquistare il letto bariatrico a tre motori e l’hashtag #UnlettoperBiagio lanciato dalla pagina facebook Il ruggito del consiglio.

La triste vicenda di Biagio fa il paio con quella, recente, di Cristian Barbuscia,il ragazzo tetraplegico morto in attesa di avere una casa in cui vivere adatta alle sue condizioni, 

 

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Luccio Russo
6 Agosto 2017 12:01

Il fatto si commenta da solo. Vergogna!

Anna
Anna
6 Agosto 2017 17:45

Messina piange?? M vergogno d essere messinese..xkè non abbiamo fatto nulla x aiutarlo!!NULLA!!!!