MESSINA – L’imperativo ha funzionato. C’è voluta una campagna di sensibilizzazione come “Apriti museo” a pungolare un’apertura attesa da trent’anni. Ma Messina finalmente ce l’ha fatta, apre oggi la versione integrale del Museo, dopo aver inaugurato una parte a dicembre, i 5 mila metri quadri sono completamente fruibili dalla 20 di oggi con ingresso gratuito.

Con i capolavori di Caravaggio, Antonello da Messina, Alibrandi, Gagini, Montorsoli – solo per citare i maestri più celebri – Il MuMe, oggi commisurato alla vastità e al prestigio delle sue collezioni civiche e delle centinaia di opere recuperate dalle macerie di chiese e piazze all’indomani del terremoto del 1908,  non è solo un contenitore d’arte. Piuttosto un autentico luogo d’identità, uno spazio museale di respiro europeo (come documenta la ricca e articolata collezione cosmopolita) dove la comunità siciliana (che lo attendeva da tempo) e quella internazionale – grazie al percorso museografico che ricuce la narrazione e insieme amplifica, integra e completa l’esposizione allestita dopo il sisma alla Filanda Mellinghoff – potrà “sfogliare” la lunga e straordinaria storia bimillenaria di cui Messina è stata protagonista anche nel campo delle arti.

Storia di trent’anni di apertura. La struttura architettonica iniziata nel 1984 viene consegnata nel 1995, ma non risulta idonea alla tipologia delle collezioni e i fondi insufficienti e discontinui per la definizione dell’allestimento in rapporto alle superfici di oltre 4700 mq. Negli ultimi anni, con la direzione della dottoressa Caterina Di Giacomo – affiancata dai dirigenti delle Unità Operative afferenti al Polo Regionale, architetto Gianfranco Anastasio, responsabile dei lavori di completamento del Museo, architetto Rosario Vilardo, responsabile della Sicurezza e Rup dei procedimenti relativi agli ultimi interventi e  dottoressa Grazia Musolino responsabile delle Movimentazioni e l’intero organico tecnico e amministrativo -, ma soprattutto grazie alla campagna di sensibilizzazione pubblica Apriti museo,  è stato possibile dare un’accelerazione ai programmi finalizzati alla fruizione della struttura – di fatto mai consegnata alla comunità – definendo interventi di adeguamento tecnologico e completamento dei percorsi espositivi grazie a finanziamenti Ue e seguenti impegni della Regione. Dopo l’anteprima del dicembre 2016, con la consegna della sezione archeologica e dell’ Ala Nord, per un totale di ca. 2.200 mq di superficie espositiva, vengono adesso consegnati i restanti 2500 mq di allestimenti con opere dal medioevo al Novecento.

 

ll MuMe in numeri: si estende, complessivamente, su oltre 17.000 mq, nell’area dell’ex monastero di S. Salvatore dei Greci, attorno al quale è stato concepito e progettato negli anni Ottanta. 

Le risorse impegnate in trent’anni 

1985 > 1994: Euro 7.900.000 (realizzazione nuovo Museo Regionale di Messina)

1995 > 2009: Euro 1.200.000 (modifica spazi)

2014 > 2015: Euro 1.988.800 (Po Fesr 2007-2013: adeguamento e modifica dotazioni e impianti 

2016 > 2017: Euro 428.835 (capitoli ordinari – definizione allestimento e impianti, adeguamento percorsi accesso, evento).

Dopo l’inaugurazione di stasera, gli orari del museo saranno i seguenti:

da martedì a sabato 9-19 (ultimo ingresso 18.30); domenica e festivi 9-13 (ultimo ingresso 12.30). Lunedì chiuso. Prezzo del buglietto intero: 8 euro. Ridott: 4 euro. La libreria sarà aperta dal lunedì al venerdì ore 9-13.30.

 




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