PALERMO. “Benvenuti su Zù Totò”. È il messaggio di accoglienza ai visitatori di un portale online nato con l’obiettivo di vendere prodotti con un marchio che celebra il capomafia Totò Riina, morto qualche settimana fa. Ad aprirlo? La figlia del boss Maria Concetta Riina e il marito Antonino Ciavarello, agli arresti domiciliari, a San Pancrazio, piccolo centro della provincia brindisina, dove sta scontando sei mesi per una truffa commessa nel 2009 a Termini Imerese.

“Vogliamo commercializzare alcuni prodotti a marchio ‘Zù Totò’ – si legge sul sito – Iniziamo con le cialde di caffè, facciamo questa prevendita per raccogliere ordini e capitali che servono per avviarci, visto che ci hanno sequestrato tutto senza motivo”.

E ancora: “Grazie in anticipo della fiducia, attendiamo numerosi i vostri ordini e poi, il tempo di costituire nuova ditta e vi spediremo quanto pre-ordinato”.

L’iniziativa viene reclamizzata anche su Facebook, sul profilo della donna: “Il leone è ferito ma non è morto, presto si rialzerà e continuerà a combattere… Come ha sempre fatto. Sempre”.

Il sito adesso non è più accessibile: “Il profilo è stato bloccato”, si legge sulla home.

 

 

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