CATANIA. Dopo Chagall ed Escher, nuovo appuntamento con la grande arte a Catania con la mostra di Vivian Maier, allestita dal 27 ottobre negli spazi espositivi della Fondazione Puglisi Cosentino. Nata a New York nel 1926 e morta a Chicago nel 2009, la fotografa ha lavorato  per tutta la vita come tata scattando migliaia di foto rimaste sconosciute fino alla sua morte, quando i rullini  dell’artista furono acquistati per una circostanza fortuita in un’asta da John Maloof, figlio di un rigattiere, che si aggiudicò per meno di 400 dollari un baule che conteneva il più grande tesoro fotografico nascosto del secondo Novecento: una vera e propria miniera di fotografie in bianco e nero e a colori, ma anche pellicole non sviluppate, stampe e filmini. L’incredibile storia dell’artista, descritta come una donna solitaria e schiva, è stata raccontata nel docu-film Alla ricerca di Vivian Maier”, diretto da John Maloof e Charlie Siskel.

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