SANTA TERESA DI RIVA. Erano state adottate da qualche anno da una coppia di Santa Teresa di Riva. E da quando erano state adottate erano cominciati i maltrattamenti nei confronti delle due figlie adottive. Due minorenni che oltre i maltrattamenti erano costrette dal padre adottivo, un uomo di 52 anni,  a rapporti sessuali completi. Questo è quanto è emerso dopo un’intensa attività di indagine dei  Carabinieri di Santa Teresa di Riva. Che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un cinquantaduenne residente in Santa Teresa di Riva (Me) per violenza sessuale aggravata commessa su persone minori di anni 18 e maltrattamenti nei confronti di fanciulli.

All’uomo, adesso rinchiuso nel carcere di Gazzi, il gip ha contestato, concordando con le risultanze investigative dei militari di Santa Teresa di Riva, la violenza sessuale aggravata su minorenni.

I militari, attraverso una complessa e certosina indagine, dopo aver raccolto una serie di indizi e di prove nei confronti dell’arrestato  hanno potuto certificare le modalità con cui l’uomo si approfittava delle due figlie.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti  poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.

L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

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