MESSINA. E’ stata prorogata al 30 giugno la scadenza della I edizione del concorso nazionale di poesia “Maria Costa”, un contest articolato in tre categorie: la prima, sezione A, dedicata alla poesia in lingia italiana a tema libero, la B per la poesia dialettale a tema libero, e la C dedicata agli studenti, con poesie in italiano a tema libero. Per ciascuna delle categorie è prevista la presentazione di un massimo di tre opere, inviate in forma anonima in formato word o doc, una per ogni file, carattere times new roman 14, con titolo in maiuscolo o grassetto, all’indirizzopremiomariacosta@gmail.com. La quota di adesione è di 10 euro per una sola opera, 15 per due poesie, ventri euro per 3: ulteriori informazioni possono essere richieste allo stessdo indirizzo email, o al numero di telefono  342-6408745.

Maria Costa, nata il 15 dicembre del 1926 e morta nel 2015, era conosciuta come “la poetessa dello Stretto” o “la poetessa di Case Basse”, dal rione di Paradiso in cui visse fino alla fine dei suoi giorni. Autodidatta e precorritrice di una modernità a venire, non si sposò né ebbe figli e crebbe uno dei suoi fratelli dopo la morte della madre; soleva recarsi in località fuori Messina da sola viaggiando in bicicletta e  indossava il prototipo della minigonna. Una donna, insomma, che credeva fortemente nella libertà dell’individuo, mai assoggettata alle leggi moralistiche e maschiliste della società dominante:libera e autentica, padrona di se stessa, profondamente innamorata delle sue radici, della sua terra, del suo mare.

Dopo la sua morte, la sua abitazione in Via Case Basse è diventata una Casa Museo ed è sede del Centro Studi Maria Costa, costituito per onorare la memoria della “Sibilla dello Stretto” che meglio ha saputo tramandare, attraverso i suoi versi, la tradizione culturale-popolare e linguistica di Messina.

Nei suoi versi raccolti in diversi volumi tra i quali Farfalle serali (1978), Mosaico (1980), ‘A prova ‘ill’ovu (1989) e Cavaddu ‘i coppi (1993), canta le arcane atmosfere del Mediterraneo, molto spesso in dialetto messinese, rievocando gli antichi miti, leggende, usi, costumi e personaggi dello  Stretto di Messina. E così nelle opere di Maria Costa ritroviamo Colapesce che “sciddicava come anghidda/ siguennu ‘u sò distinu, la sò stidda./ Annava fora, facia larghi giri,/ e Canzirri, ‘o Faru e Petri Niri.” ( “scivolava come un’anguilla/ seguendo il suo destino, la sua stella./ Andava fuori, faceva larghi giri,/ a Ganzirri, al Faro e alle Pietre Nere”), o ancora gli spietati Scilla e Cariddi che «scuncassannu dû strittu lu funnali/ e i pidamenta di Riggiu e Missina» («sconquassando dello Stretto il fondale/ e le basi di Reggio e Messina»), il Cammaroto, un noto cocchiere che predisse il terremoto del 1908 la prima guerra mondiale, San Nicola, e la Fata Morgana.

Custodì e cantò la memoria collettiva di una Messina distrutta dal tragico terremoto di centoundici anni fa nel racconto “1908: Terra ch’ ha trimatu, trimirà” attraverso il ricordo narrato dal padre «Lu cincu di frivaru a vintun ‘ura/ Sintisti la Sigilia trimari,/ cu ‘sutta li petri, cu sutta li mura/ cu la misericoddia chiamari» («Il cinque di febbraio alla ventunesima ora/ sentisti la Sicilia tremare/ chi sotto le pietre, chi sotto i muri,/ e chi la misericordia chiamare») ma anche le difficoltà e la precarietà di una vita vissuta in modo molto modesto dove «‘a fami si pigghiava chî bagghiola» (era in attesa del vitalizio della Legge Bacchelli, richiesto grazie a una petizione di intellettuali locali appoggiata). Ha ottenuto molti riconoscimenti nazionali e internazionali: dal 2006 il suo nome è stato iscritto nel registro dei “Tesori Umani Viventi” dell’Unesco, Registro Eredità Immateriali della Regione Siciliana, nel 2012 ha ricevuto il prestigioso Premio “Buttitta”, poi è stata la volta del Premio Colapesce. Inoltre a lei sono stati dedicati servizi e interviste di numerosi media e reti televisive nazionali e straniere, e tesi di laurea elaborate nelle università di Palermo, Messina, Udine, Catania e Siena.

Durante la conferenza di presentazione del concorso di poesia, il presidente del Centro Studi “Maria Costa”, Nunzio Antonino Marotta, ha illustrato il cartellone delle manifestazioni che prevedono, tra l’altro, appuntamenti periodici presso la casa-museo di Maria Costa con presentazione di libri, caffè letterari, presentazioni di quadri e tante altre iniziative in corso di programmazione, dei quali sarà data notizia successivamente agli organi di stampa.

È intervenuto il vice presidente del Centro Studi, Maurizio Costa, nipote della compianta poetessa, il quale ha confermato il massimo impegno da parte sua e del Direttivo tutto al fine di portare avanti orgogliosamente il nome e le opere di Maria Costa.

Ha preso poi la parola il Direttore Artistico del Centro Studi, Renato Di Pane. il quale ha illustrato ampiamente il maggiore evento della stagione estiva: la I Edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Maria Costa”, da lui coordinato e diretto

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