Di Andrea Denaro e Claudia Mangano

MESSINA.  È passata una settimana dalla prima vaccinazione contro il Coronavirus e, come ormai da tempo, continuano a girare voci e pensieri contrastanti riguardo il vaccino che in Italia si sta somministrando, iniziando con il personale medico e sanitario. Ma cosa ne pensano i messinesi? La maggior parte mostra un certo entusiasmo. Ma c’è anche chi è d’accordo solo in parte, ovvero quando sono gli altri a farlo, mentre in prima persona è “contro i vaccini in generale”. È quanto emerge da un campione di cittadini che hanno deciso di condividere il motivo per il quale sono pro o contro la vaccinazione, alcuni esponendo apertamente il loro pensiero in un breve video e altri senza farsi riprendere.

Chi è pro ritiene che sia “l’unico modo per uscire da questa situazione e tornare finalmente alla normalità”. “Molte malattie sono state debellate così in passato – dichiara qualcun altro – così dobbiamo fidarci della scienza, quando mi toccherà lo farò”.

L’espressione “dobbiamo fidarci della scienza” ha fatto molto discutere in questi giorni, anche per le dichiarazioni fatte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“La scienza vince sull’ignoranza”), perchè mentre qualcuno alla scienza si affida ciecamente, qualcun altro è restio.

“Io sono d’accordo. Certo, c’è molta confusione e impreparazione ma speriamo che la distribuzione vada abbastanza velocemente”, pensa un altro cittadino.

Riguardo le tante voci che girano c’è anche chi non si fa intimorire, evitando di esporre giudizi: “Si lo farei, ho seguito un po’ il dibattito ma penso che tutto sommato lo farei. Non rientro nell’età per avere figli quindi preferirei farlo, inoltre non avendo cognizione non mi sento di giudicare“.

Perché farlo? “È una cosa giusta e civile, io ho fiducia nel vaccino e so che gli ospedali sono attrezzati – spiega un medico in pensione – È giusto che tutto il personale sanitario sia il primo ad essere vaccinato. Poi gli anziani e tutti gli altri, in modo da creare una barriera contro il virus“.

Curioso è che proprio le persone anziane (quelle anche più a rischio) siano quelle ad avere fiducia nella scienza, mentre dai giovani arrivano più perplessità.

Ma c’è anche chi è per un categorico “no” al vaccino, nonostante ha preferito non farsi riprendere in video.

Qualcuno è contrario perché “ci è voluto troppo poco tempo per svilupparlo“, qualcun altro perché “immettendomi il virus con il vaccino potrei risultare contagioso e dovrei fare la quarantena”, mentre qualcun altro ha paura delle controindicazioni e preferisce aspettare.

E c’è anche chi nemmeno ci crede: “Secondo me non serve a niente. È tutto un giro di soldi. Tutto un business. Te lo dico io che lavoro in ospedale”, dichiara un ragazzo.

Pareri contrastanti nascono anche all’interno della stessa famiglia: “Io sono d’accordo ma mio figlio è contrario perché da quello che legge e da quello che vede in televisione si è creata una certa confusione“.

A chi rimugina sulle teorie girate in questi giorni, invece, risponde un signore: “Io sono assolutamente favorevole, anche perché penso che ci sia in atto un’azione generalizzata di depistaggio e di disinformazione. D’altra parte è sempre più facile criticare anziché appoggiare questo tipo di azioni. Ritengo che i pro siano assolutamente maggiori dei contro, perciò sono favorevole e penso che multinazionali come la Pfizer difficilmente potrebbero esporsi nel propinare delle somministrazioni di vaccino che siano deleterie per la popolazione. Non ci vedo un intento speculativo o attività di controllo tipo Grande Fratello come altri vogliono paventare. Peggio di così non si può più andare, non abbiamo che da guadagnare”.

 

 

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