MESSINA. “Interveniamo in merito alla questione relativa all’utilizzo dello stadio Giovanni Celeste da parte del Football Club Messina. Lo facciamo senza alcuno spirito polemico ma semplicemente per ristabilire la verità dei fatti”.
A scriverlo, in una nota, sono il presidente e l’amministratore delegato dell’Fc Messina Rocco Arena e Carmelo Santoro.
Di seguito la loro ricostruzione dei fatti:
“Allorquando, nel mese di luglio del 2019, l’Amministrazione Comunale di Messina deliberò la concessione del Celeste a beneficio di FC Messina, l’impianto versava in una situazione di grave incuria. Da molti anni, infatti, l’impianto non riceveva interventi di manutenzione, e pertanto il suo utilizzo era sostanzialmente impossibile. La nostra società, pertanto, con investimenti per noi rilevanti, cominciò a intervenire curando il manto erboso, mettendo mano agli impianti elettrici e idraulici, ripulendo e rendendo nuovamente agibili gli spogliatoi, rendendo il Celeste di fatto nuovamente fruibile.
Al termine della concessione (maggio 2020) l’Amministrazione comunale di Messina, nonostante le nostre innumerevoli sollecitazioni in tal senso, non ha mai voluto formalizzare un rinnovo della concessione stessa (a differenza di quanto ha fatto con Acr, che ha ottenuto una proroga della concessione per in Franco Scoglio sino al maggio 2021 perché le fosse consentito programmare gli interventi necessari per l’adeguamento strutturale dell’impianto per la lega Pro (!)). Nonostante questo, FC Messina ha continuato ad esercitare sul Celeste interventi di manutenzione nonché una attività di custodia e guardiania, e ciò ha fatto con impegno e cura, come hanno potuto osservare, ad esempio, i membri della commissione comunale intervenuti per l’adempimento delle proprie funzioni ispettive. Né mai il Comune di Messina ha avuto da ridire in merito alla carenza del titolo in virtù del quale FC Messina utilizzava l’impianto.
All’inizio della stagione sportiva 2021/2022 la nostra società ha ripetutamente chiesto al competente dipartimento comunale un incontro al fine di chiarire:
a) se fosse possibile a FC Messina utilizzare l’impianto per gli allenamenti della prima squadra, ovviamente disciplinando le relative modalità;
b) in caso contrario, di fissare un incontro in modo da concordare tempi e modalità di riconsegna dell’impianto.
L’opportunità dell’incontro con l’Amministrazione, oltretutto, era (ed è) dettata dalla necessità di fare chiarezza in merito ai rapporti economici tra Amministrazione ed FC Messina, ovviamente con riferimento all’utilizzo del Celeste. Al momento della concessione del luglio 2019, infatti, FC Messina versò nelle casse del comune l’importo di € 20.000,00 a titolo di deposito cauzionale al fine di garantire il Comune di Messina per il caso di eventuali inadempimenti aventi causa dal rapporto concessorio. Mai il Comune di Messina ha contestato inadempimento alcuno ad FC Messina, e quindi è giusto che il suddetto importo venga imputato a credito di FC Messina. Si aggiunga che, in conformità a quanto più volte ribadito dal dirigente del dipartimento competente, dovranno essere computati a credito di FC Messina gli interventi di straordinaria manutenzione effettuati, interventi, lo si ripete, che rendono oggi l’impianto fruibile a beneficio del/dei soggetti che l’Amministrazione Comunale vorrà individuare.
Non ci sembra, in tutta onestà, che le richieste di un incontro innumerevoli volte sollecitate via pec da FC Messina, non meritassero un riscontro. È per questo motivo che la scelta dell’Amministrazione Comunale di intervenire oggi, manu militari, per inibire l’accesso sembra davvero sproporzionata. Non c’è mai stata, da parte nostra, alcuna intenzione di occupare illegittimamente l’impianto. Bastava una telefonata e poterci metterci a tavolino a ragionare con serenità.
Ci fermiamo qui. Altri interessanti temi potrebbero essere approfonditi in merito alla gestione delle concessioni degli impianti sportivi comunali nel corso degli ultimi due anni, ma rischieremmo, in questa sede, di dilungarci eccessivamente. Lo faremo, se mai, nelle sedi competenti e a tempo debito.
Ribadiremo ulteriormente all’Amministrazione Comunale di Messina la richiesta di un incontro al fine di chiarire la situazione con la speranza, questa volta, di essere ascoltati.
È certo, comunque, che nessuno può mettere in dubbio la nostra assoluta buona fede e la linearità del nostro comportamento”.