MESSINA. «In Italia, con la ripresa delle esecuzioni degli sfratti, 130/150mila nuclei familiari rischiano di finire per strada. Anche a Messina riprende a pieno ritmo la macchina impietosa dell’esecuzione degli sfratti, mentre ancora tante famiglie di lavoratrici e lavoratori stentano a riprendersi economicamente dalla crisi pandemica» a fare il punto sulla situazione cittadina è la sezione Unione inquilini di Messina, che dopo la scadenza, lo scorso 31 dicembre, del blocco degli sfratti si ritrova davanti uno: « tsunami sociale»

«Ieri – spiegano in una nota- ne abbiamo avuto un drammatico esempio: una famiglia monoreddito di quattro persone ha subito il secondo accesso di sfratto con l’ufficiale giudiziario. Si tratta di uno sfratto per morosità: debito che si è accumulato in seguito ad una fase di disoccupazione e lavoro intermittente proprio a ridosso della pandemia. Il padre da un anno a questa parte ha ripreso l’attività lavorativa ed è partito verso il nord per mantenere la propria famiglia. Nel caso specifico, questa condizione di sofferenza economica non ha consentito alla famiglia messinese di saldare finanche parzialmente i suoi pregressi debiti. Quarant’anni fa gli sfratti per morosità in Italia erano il 30%, oggi si attestano drammaticamente al 90%.»

«Durante l’accesso di questo sfratto – continuano da Unione inquilini- si sono vissuti momenti di nervosismo, provocazioni gratuite da parte della proprietà che, nonostante le intenzioni e i propositi concreti della famiglia di lasciare l’alloggio nell’arco di due mesi, ha alzato varie volte l’asticella della tensione. Tuttavia, per questa famiglia di Bordonaro, un villaggio di Messina con tante contraddizioni sociali, siamo riusciti a frenare l’impeto dei proprietari che pretendevano un intervento perentorio e muscolare della forza pubblica per l’esecuzione. Siamo riusciti con l’obiettivo di ottenere un differimento del prossimo accesso a giugno. È del tutto evidente che questa famiglia, oggettivamente colpita dalla crisi, come tante altre, ne uscirà con le ossa rotte ed in perfetta solitudine. Nel frattempo, con dignità, continuerà la ricerca di un’altra soluzione abitativa coadiuvata dal sindacato»

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments