MESSINA. Sono iniziati da meno di un’ora gli scrutini per l’elezione del nuovo rettore (o rettrice) dell’Università degli Studi di Messina. E a quarantacinque minuti dall’inizio del conteggio in testa c’è Giovanna Spatari, con 185 voti, mentre Michele Limosani al momento ne ha collezionati 139. I voti scrutinati al momento sono solo quelli dei docenti.

Si è conclusa alle 20 la seconda votazione per l’elezione del Rettore per il sessennio 2023/2029.

È stato espresso l‘88,53% dei voti equivalenti, pari a 1197 voti sui 1352 complessivi. È stato superato, quindi, il quorum richiesto di 677 aventi diritto al voto equivalenti e l’elezione è stata dichiarata valida.

Ieri a conclusione dello spoglio presso ciascun seggio, il Presidente del seggio n.1, Prof.ssa Cinzia Ingratoci, ricevuti i plichi elettorali, ha proceduto a collazionarne i risultati ed ha avviato lo scrutinio del seggio n.1.

Affinché uno dei due candidati – il prof. Michele Limosani (ordinario di Politica economica) e la prof.ssa Giovanna Spatari (ordinaria di Medicina del Lavoro) – venga proclamato Rettore, dovrà ottenere la maggioranza dei voti validamente espressi.

Alle ore 20 di ieri (chiusura seggi) hanno votato 2540 aventi diritto, votanti equivalenti 1197, così suddivisi:

970 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi;

129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39;

788 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici, voti equivalenti 185;

653 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 3

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