MESSINA. Botta e risposta fra Salvatore Sorbello e il presidente del III Quartiere Lino Cucè in merito alla proposta di istituire un mercato all’interno di Villa Dante per uno o due giorni la settimana, con il trasferimento degli ambulanti in una porzione del polmone verde cittadino.

Ad aprire il dibattito è stato il consigliere comunale del Gruppo Misto, che ha sollecitato l’amministrazione a risedersi attorno al tavolo delle trattative con i commercianti per condividere la scelta di assegnazione di un’area centrale della città da destinare almeno un giorno su sei: «Tale area – spiega – potrebbe individuarsi all’interno di una porzione di Villa Dante, ove, peraltro, già insistono servizi agli utenti, quali parcheggi e servizi igienici. La caratteristica di Villa Dante si presta, peraltro, anche per la vicinanza del Mercato Vascone, che tratta generi alimentari e ciò può servire da richiamo ad entrambe le attività commerciali. Si ricorda, altresì, la vicinanza della zona commerciale di Provinciale e del vicinissimo Viale San Martino. Inoltre, sono presenti in modo efficiente, logistico e funzionale sia il tram, che gli autobus di linea atm, i quali giungono frequenti e numerosi in quell’area. Pur comprendendo il periodo di forte tensione, che ci vede impegnati a dover verificare se ci siano ancora le condizioni per poter proseguire il percorso con Codesta amministrazione, la presente richiesta trova fondatezza nel carattere di urgenza che la stessa possiede,  posto che dalle nostre scelte o non scelte potrà dipenderà la sorte di oltre 100 famiglie di mercatali che si ritroverebbero da un giorno all’altro senza un lavoro».

Una proposta che non ha raccolto i favori del presidente della terza Circoscrizione Lino Cucè, che ha definito l’idea bizzarra e provocatoria, argomentando le ragioni del suo “no”
«Da qualche giorno circola la bizzarra proposta che si vorrebbe spostare il mercato bisettimanale del commercio ambulante all’interno di Villa Dante, spero che questa proposta sia solo una provocazione ideata al fine di porre l’attenzione sul delicato argomento e non una proposta da porre all’attenzione del Consiglio Comunale che ricordo è l’unico organo deputato alla programmazione dei  mercati rionali ambulanti. Il Consiglio della III Municipalità esprime con fermezza il proprio no alla “provocazione” di un mercato all’interno della Villa Dante», spiega Cucè, fornendo poi le sue motivazioni, dai problemi alla viabilità (interna ed esterna) alla tutela del verde e dell’ecosistema ambientale, passando per il rispetto della quieta pubblica a questioni “logistiche”, come la necessità, ribadita dagli stessi commercianti, di posizionare le bancarelle in linea retta, circostanza resa impossibile  dalla presenza di alberi ed aiuole.
«Il Consiglio della Terza Municipalità – scrive ancora – con grande rammarico ricorda che in data 20/12/2018 aveva trasmesso all’amministrazione comunale la delibera n. 76 del 20/12/2018 dove forniva una visione di gestione della Villa ma non è stata minimamente tenuta in considerazione dall’Amministrazione De Luca. Si spera che i tempi siano maturi per tenere in esame  anche il lavoro svolto dai Consigli di Municipalità. In merito a quanto sopra esposto  a brevissimo la Municipalità sulla questione Villa Dante provvederà a proporre  un Comitato di Gestione, che insieme ai privati associazioni sportive e sociali è disponibile ad un programma di ristrutturazione e di rilancio della Villa Dante».
Ad opporsi alla proposta di Sorbello anche il collettivo “ForuMEssina”, che bolla la proposta di Sorbello come una provocazione.

«È essenziale offrire agli operatori del settore mercatale delle possibilità favorevoli allo svolgimento della propria attività, individuando location adeguate e condizioni funzionali – spiegano – ma da qui a proporre il principale polmone verde del centro città come sito, ne passa.  Non è certamente questa la logica ideale per riqualificare e valorizzare Villa Dante la quale, insieme ad altre ville e parchi cittadini, viene inserita nella nostra proposta, come elemento fondamentale per la realizzazione di una “città giardino”. Immaginiamo che il suggerimento avanzato dal consigliere Sorbello possa rappresentare un’adeguata provocazione (e auspichiamo francamente non si tratti di altro) per sollevare due questioni annose ancora prive di soluzioni definitive: la prima, per l’appunto, una sistemazione adeguata dei mercatali; la seconda, non meno spinosa, la riqualificazione di Villa Dante affinché diventi fruibile dai cittadini nel modo più giusto».

Infine, stamani, la “controreplica” di Sorbello, che risponde a Cucè: «Tale idea, non provocatoria, nasce dalla necessità di individuare un’area centrale per uno o due giorni la settimana da destinare all’attività lavorativa delle oltre 100 famiglie di mercatali messinesi che stanno attraversando un periodo non proprio felice, a causa sia dello spostamento temporaneo del mercato Zir a San Filippo, il quale, obiettivamente, non è soltanto decentrato, ma anche difficile da raggiungere, sia per il calo di vendite subìto nell’area del Mercato Giostra. Entrambi i mercati citati non hanno le caratteristiche proprie del mercato e ricadono in due aree che non hanno alcuna logicità in tema di localizzazione commerciale. Villa Dante, oltre ad essere in un contesto del centro cittadino  facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici, ha al suo interno un parcheggio costato oltre 1 milione di euro, che non viene utilizzato. Il Mercato di  Villa Dante non è una bizzarra novità del Consigliere Sorbello, ma una vecchia tradizione della Messina di un tempo, che preesiste alla villa comunale stessa. Oggi, è chiaro che la Villa debba perseguire gli obiettivi citati e più volte richiesti da Cucè per essere valorizzata, ma qui si tratta soltanto di un servizio aggiuntivo. Si consideri, che i cittadini ne trarrebbero solo beneficio. Quanto alla disastrata ipotesi di alterazione dell’ecosistema, si segnala al Presidente Cucè, che non si sta impiantando una raffineria petrolchimica, ma delle semplici  bancarelle. Sorprendono, peraltro, le argomentazioni contrarie alla proposta dello scrivente da parte del Presidente Cucè, posto che egli stesso, non più tardi di un mese fa, aveva richiesto ed ottenuto l’autorizzazione a fare un mercatino di Natale all’interno della stessa Villa, poi ritirato per problemi organizzativi. Appare, pertanto, discriminatoria la tesi secondo cui i furgoni non sarebbero graditi all’interno della Villa, anche solo per scaricare la merce. Invero, è opportuno ricordare che la Villa è dotata dell’ampio parcheggio Zaera, ove, potranno  benissimo sostare i mezzi carichi di merce, prima che quest’ultima sia trasferita nelle varie bancarelle o elegantissimi stands da fiera, simili a quelli che il Presidente Cucè voleva utilizzare per valorizzare il Natale 2019 a Villa Dante con friggitorie, focaccerie, paninoteche e vendita di prodotti artigianali. Nell’ottica della piena collaborazione tra le parti, nel progetto, resta inteso che il Pres. Cucè e tutto il Consiglio Circoscrizionale, il quale vantera’ in futuro l’apposizione di un parere obbligatorio ma non vincolante, saranno convocati già  nel primo sopralluogo insieme ai rappresentanti dei mercatali per la misurazione degli spazi idonei agli stalli».

 

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