MESSINA. È stata presentata ieri al Teatro Vittorio Emanuele la mostra pittorica “Tutto è Uno”, viaggio spirituale dell’artista messinese Dania Mondello, che sarà fruibile fino al 9 Maggio.
L’inaugurazione si è aperta con le parole del direttore artistico Giuseppe La Motta e del presidente del teatro Orazio Miloro, che hanno anche ricordato che questa mostra sancisce l’inizio di una nuova stagione di esposizioni al Vittorio Emanuele.
Questa stagione, rinviata a causa dei lavori di restauro dei locali, proseguirà fino a luglio con una nuova esposizione ogni due settimane, prolungando così l’apertura del teatro e andando ad unirsi alle iniziative previste dall’Ente per incuriosire e coinvolgere cittadini e turisti.

 

“Riuscire a creare uno spazio all’interno di questo palazzo, che ritengo essere il baricentro della cultura del nostro territorio, per offrirlo ai nostri artisti locali –  ha detto il presidente Orazio Miloro – è una forma di coinvolgimento ma anche un modo di consentire a chi visita questi luoghi di apprezzarli a tutto tondo. E lo stiamo facendo soprattutto guardando ai giovani“.

Per Dania Mondello sono state spese parole di ammirazione anche dal direttore artistico La Motta che l’ha definita “l’artista più meritevole, giovane, entusiasta e piena di vita che fa solo cose belle”.

A presentare il vissuto e le opere della pittrice è poi intervenuta Rita Fulco, filosofa e amica di sempre di Mondello che è partita dalla condivisione di alcuni ricordi d’infanzia per spiegare le sue due grandi passioni: l’arte e la natura.
“Questa passione che poi diventa anche professione, ha l’attenzione costante a tenere unite queste due dimensioni. Il ricordo di Dania bambina si unisce al percorso artistico che lei ha fatto e mi fa comprendere quanto la passione per la pittura e quella per la natura fossero in Dania assolutamente radicate”.

 

Le opere però non sono semplici rappresentazioni della natura. I paesaggi, spesso omaggio evidente a Messina, si scompongono per offrire uno sguardo all’interno e a questi si uniscono figure femminili ed elementi religiosi. “La pittura diventa un esercizio spirituale”, ha continuato Fulco.
“Ho colto in lei quello che le antiche scuole stoiche chiamavano esercizio spirituale, cioè una filosofia come maniera di vivere che comportava soprattutto cercare di restare in armonia con l’universo. Dania si trova immersa nella pittura quasi come nella meditazione. Si ritrova immersa in ciò che sta dipingendo e per questo penso che chi di voi attraverserà questa mostra dovrà un po’ accettare di fare questo viaggio nell’interiorità”.

 

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Santi
Santi
30 Aprile 2023 17:39

Spiritualità ed i moti dell’animo appaiono chiari nei tratti pittorici di Dania Mondello in un impatto artistico dal linguaggio universale che promette vette poetiche nel divenire… evoluzioni alle viste.