MESSINA. Tutto pronto a piazza Antonello per “Up Balcony Sound Fest”, iniziativa promossa da Mediterranea Eventi, Aism e Bios con l’obiettivo di raccogliere fondi per dare vita al progetto “Parolimparty” e patrocinata dal Comune, dall’Università e dalla Città Metropolitana di Messina.
In occasione dell’evento “Up Balcony Sound Fest” a partire dalle 17 di oggi vigerà il divieto di sosta a piazza Antonello, mentre dalle ore 20.30 la chiusura al transito veicolare.
L’iniziativa prenderà il via alle 21 con l’esibizione di 15 giovani dj messinesi che si alterneranno alla consolle sui tre balconi delle logge della piazza per una grande serata di festa, musica e solidarietà.
I fondi raccolti durante l’evento saranno destinati al crowdfounding lanciato per realizzare il “Parolimparty”, un progetto che mira a rendere lo sport aperto a tutti che prevede l’organizzazione di una competizione sportiva amatoriale che durerà tre giorni, si svolgerà presso il lido “Open Sea AISM” e coinvolgerà soggetti con disabilità nella pratica sportiva anche attraverso il coordinamento di 50 volontari Aism che faranno da tecnici, assistenti e giudici.
Il progetto “Parolimparty” è stato selezionato dalla Fondazione Vodafone nell’ambito del bando “OSA-Ogni Sport Oltre” e potrà diventare realtà soltanto ottenendo, attraverso la raccolta fondi, il 50% del budget necessario alla sua realizzazione, ovvero 29.500 euro, solo così, l’ulteriore 50% di risorse necessarie verrà finanziato dalla Fondazione Vodafone.
Per l’occasione è stata lanciata anche “La campagna dei 50”: «Realizzare il “Parolimparty” è difficile, ma non impossibile, puntiamo molto sull’evento che si terrà stasera a piazza Antonello – commenta Alfredo Finanze, presidente di Mediterranea Eventi – ma contemporaneamente, negli ultimi giorni a disposizione, chiediamo a 50 aziende, imprenditori, professionisti e semplici cittadini di contribuire alla raccolta fondi, basterebbe una donazione di 200 euro ciascuno, per consentirci di raggiungere la quota di 29.500 euro, la somma necessaria per ottenere il contributo della Fondazione Vodafone e dare vita al progetto».