MESSINA. “L’ennesimo cambio di rotta della giunta De Luca riguardante il passaggio dei lavoratori dei servizi sociali evidenzia in maniera macroscopica una grande e preoccupante confusione che alberga tra le stanze di Palazzo Zanca”. Parole del segretario generale della Uil Messina Ivan Tripodi, del segretario generale Uil Fpl Pippo Calapai, e della responsabile provinciale terzo settore del sindacato, Laura Strano, che in una nota congiunta commentano la decisione dell’Amministrazione di far transitare, senza alcuna selezione, gli oltre 500 lavoratori ex Coop nella nuova partecipata che il comune di Messina sta varando, la Messina Social City.

“Come noto – si legge nel testo – nella giornata di ieri l’amministrazione comunale ha comunicato la totale modifica procedurale e il radicale cambio di rotta in merito al transito dei sempre più preoccupati lavoratori dei servizi sociali. Una preoccupazione che condividiamo poiché quanto avvenuto smentisce clamorosamente la strategia del sindaco De Luca portata avanti in questi mesi”.

“Tenuto conto della gravità del momento e della complessità della tematica – proseguono i tre sindacalisti – invitiamo l’amministrazione comunale a fare definitivamente chiarezza sulle procedure da adottare e, soprattutto, ad evitare qualsiasi rischio rispetto alle future prospettive occupazionali dei lavoratori. È, infatti, necessario ed indispensabile indicare percorsi finalizzati a garantire il posto di lavoro a tutte alle lavoratrici e a tutti i lavoratori, nessuno escluso, dei servizi sociali che non possono subire questo pesante stillicidio che sta assumendo i connotati di una farsa e, pertanto, ribadiamo il pieno sostegno alla lotta per difendere tutti i posti di lavoro legati a servizi essenziali ed indispensabili per la collettività”.

“Inoltre – si legge ancora nella nota – nelle more della necessaria chiarezza che deve rapidamente provenire da Palazzo Zanca, invitiamo il sindaco De Luca e l’amministrazione comunale a provvedere al pagamento delle varie fatture in sospeso, alcune addirittura del lontano ottobre 2018, a favore delle cooperative che allo stato garantiscono i servizi sociali cittadini. Infatti, il mancato pagamento delle fatture alle in questione sta causando pesanti ed inaccettabili ritardi nel pagamento degli stipendi e della tredicesima ai lavoratori”.

 

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