MESSINA. E’ stato da sempre un argomento piuttosto dibattuto, tra strenuamente favorevoli e assolutamente contrari. Nelle ultime settimana, il dibattito tra i sostenitori ed i detrattori della copertura del torrente Annunziata si è animato di nuovo e arricchito di ulteriori voci. Ha iniziato il consigliere del Pd Libero Gioveni, che ha portato in commissione trasporti l’argomento. Gli ha risposto l’ex ingegnere capo del Genio civile Gaetano Sciacca, sostenendo che la copertura è impossibile per legge. A lui ha risposto Andrea Bonaccorso, un ingegnere che tramite l’associazione “Progetto Eden” ha ideato e proposto la soluzione di semicopertura del torrente, discussa nei giorni scorsi in Commissione Lavori Pubblici. Ecco cosa prevede il progetto.

“L’idea della semicopertura del torrente Annunziata è nata intorno al 2012 quando, inseguito a numerosi incontri con politici e con l’ingegnere capo del Genio Civile, emerse l’impossibilità di procedere con la copertura totale a causa di una normativa regionale e nazionale“, spiega Bonaccorso, descrivendo l’iter progettuale.

Quindi il progetto vero e proprio prevede una semicopertura, consistente in tre porzioni lunghe mediamente 100 metri. La porzione più a valle, pensata tra la scuola elementare S. Eustochia e la traversa Saponara, permetterebbe la costruzione di una rotatoria presso l’intersezione viale Annunziata/via Saro Leonardi e la realizzazione di parcheggi al di fuori della carreggiata stradale in un area apposita da realizzarsi sopra il torrente.

“La crescente domanda di sosta in questo punto così ricco di attività commerciali (supermercato, ferramenta, macelleria,…) ha sempre trovato sfogo nella sosta vietata in corrispondenza dello spartitraffico in modo tale da intralciare la circolazione lungo il viale Annunziata o addirittura paralizzarla in caso di transito di un autobus o un mezzo pesante. L’area di sosta di cui sopra, insieme all’installazione di archetti per impedire la sosta lungo lo spartitraffico, contribuirebbe a modificare le abitudini degli automobilisti lasciando ampio spazio al traffico veicolare”, spiega l’ingegnere.

La porzione mediana, pensata in prossimità della chiesa, sarebbe anch’essa adibita a parcheggio per soddisfare la notevole domanda di sosta specie in occasione delle funzioni religiose. L’ultima porzione, pensata tra il bivio Ciaramita, dove è ubicato un distributore di carburante, e l’attuale ponticello tra viale Annunziata e via del Fante, posto in prossimità della casa natale di S. Eustochia, consentirebbe l’eliminazione della strozzatura più rilevante del viale Annunziata e l’eliminazione dei punti di conflitto delle intersezioni viale Annunzata/via Roma (strada di collegamento tra S. Licandro e l’Annunziata) e viale Annunziata/via Ciaramita. L’allargamento degli spazi carrabili non farebbe mancare un’adeguata offerta di sosta in un punto decisamente critico.

L’idea della semicopertura di Andrea Bonaccorso è stata acquisita dall’Ufficio tecnico comunale, quindi è stato redatto un progetto preliminare con un importante intervento di risanamento e rinaturalizzazione dell’alveo del torrente Annunziata. Negli anni seguenti il progetto, denominato “Riqualificazione urbana, miglioramento della viabilita’, messa in sicurezza e rinaturalizzazione dell’alveo del tratto urbano del torrente Annunziata” è stato inserito dall’Amministrazione comunale dell’epoca tra quelli di cui si reputava urgente il finanziamento. L’avvicendamento di una nuova Amministrazione è coinciso con il blocco dell’iter, che sembra essere ripreso con la presenza di Salvatore Mondello, vicesindaco e assessore al Lavori pubblici, alla commissione presieduta da Gioveni.

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