MESSINA. Decine e decine di testimonianze, approfondimenti, riflessioni e proposte, per raccontare le istanze, i sogni, le aspettative e le problematiche della comunità Lgbtq+ a Messina. È il progetto “The Queer Diaries”, portato avanti dall’associazione Metropolis grazie al supporto dell’Agenzia nazionale per i giovani. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la conoscenza e l’integrazione, per fare chiarezza su argomenti di estrema attualità sui quali regna spesso l’ignoranza, il pregiudizio o l’indifferenza, in un momento storico e sociale di grande rilevanza per quanto concerne la tematica, con particolare riferimento al dibattito sul ddl Zan e ai casi di omotranslesbobifobia che continuano a riempire le pagine dei giornali di tutta Italia.

 




 

Nel corso del progetto sono stati promossi incontri tematici, conferenze, dibattiti e iniziative sportive, con il coinvolgimento di numerose persone nella fascia di età compresa fra i 18 e i 30 anni. E protagonisti di Queer Diaries sono stati proprio i giovani, di qualsiasi identità e/o orientamento sessuale, che si sono esposti in prima persona per contribuire alla causa. Il risultato è una raccolta di video, visionabili sulle pagine social del progetto e su YouTube, in cui sono stati affrontati tantissimi argomenti, dal percorso di transizione per il cambio di sesso al coming out, dalle iniziative politico/sociali intraprese sul territorio alle criticità da affrontare per consegnare alle future generazioni una città (e una società) più friendly e inclusiva.

 

La finale del torneo di Basket

 

Oltre ai vari incontri di confronto con associazioni del territorio, studenti, esperti e professionisti, nel corso del progetto sono state realizzate anche delle mini stories sul glossario lgbtq+ (con una breve spiegazioni dei termini e delle sigle più utilizzate) e un torneo di basket, con l’obiettivo di veicolare i valori dello sport come simbolo e mezzo di inclusione, senza discriminazioni e senza alcuna distinzione per sesso, etnia, orientamento sessuale, credo religioso o stato sociale.

 

Lo sport come forma di inclusione

Lo sport come forma di inclusione

 

Fra gli eventi promossi anche una conferenza/dibattito nei locali della Libreria Colapsce, con la collaborazione dell’associazione Donne Vità Libertà. A prenderne parte: lo scrittore Giovanni Follesa, autore del libro “We are family – Storie di unioni civili”, il presidente di Arcigay Messina Rosario Duca, Liliana Cannata, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Messina, l’esponente di Più Europa Palmira Mancuso, gli Onorevoli del PD Stefania Marino e Marco Furfaro, Maristella Bossa di Famiglie Arcobaleno, Sveva Arcovito di “Donne, vita e libertà” e Ria, giovane ragazza iraniana che ha fatto un resoconto sulla situazione in Medio Oriente.

 

L’incontro alla Libreria Colapesce

 

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