MESSINA. È iniziato tutto domenica sera, quando il brutto tempo non ha risparmiato i paesi sul litorale ionico (allagamenti a Giardini e torrenti esondati a Letojanni), ma soprattutto i piccoli comuni tirrenici di Naso, Brolo e Gliaca di Piraino (dove secondo il Servizio Agrometereologico Siciliano sono caduti circa 60 mm d’acqua), per continuare lunedì a “macchia di leopardo” su tutta la provincia, città inclusa, tanto da allarmare il CAS che per limitare i danni ha raccomandato “prudenza nell’utilizzo delle tratte autostradali” nonostante il tratto poco dopo la nuova galleria di Letojanni fosse allagato già da un paio d’ore.
E martedì mentre una parte di messinesi, quelli della provincia ionica, erano al mare, il maltempo ha colpito il centro città, da nord a sud. È infatti tornato a scorrere, dopo un inverno al secco, il torrente di San Filippo Superiore che ha portato a valle tutti i detriti degli incendi dell’estate in una “colata” nera.
Il maltempo ha colpito anche il centro città che a tratti è stato “inondato”. Mentre a Larderia si accentuano le piccole frane registrate già da domenica, a Ganzirri dove sono bastati trenta minuti di pioggia per far “saltare” i tombini e a Mili Moleti le piogge hanno causato sversamenti di liquidi fognari sulla strada, come segnalato dal consigliere comunale del PD Alessandro Russo, che ha richiesto l’intervento di AMAM e una “più dettagliata informazione circa lo stato dell’arte dell’attuale condizione del sistema di contenimento del rischio di svernamento fognario della rete urbana della nostra Città” scrive in una nota indirizzata a Loredana Bonasera, presidente di AMAM.
Il momento di maggiori precipitazioni è stato attorno alle 15 di ieri, martedì 20 agosto, quando in quasi tutta la provincia le piogge registrate dalla Protezione Civile sono state tra intense e molto forti. In Provincia, a Capo D’Orlando, in due ore sono caduti 100 mm d’acqua.