MESSINA. Il consiglio è convocato di sabato sera, alla vigilia di Pasqua: ma il motivo è “nobile”, ci sono da votare le tariffe Tari, che per il 2018 potrebbero essere più basse del 2017. La seduta, però, è terminata come peggio non avrebbe potuto: consiglio chiuso e delibera annullata per assenza del proponente (il sindaco Renato Accorinti), del ragioniere generale, dei revisori dei conti, denunciano i consiglieri.

Il termine per l’approvazione del regolamento sulle tariffa sui rifiuti per il 2018 è scaduto ieri, 31 marzo, e il consiglio non ha votato (o non è stato in grado di votare) la delibera, che sin dall’inizio era sembrata “problematica”, perchè i consiglieri lamentavano il fatto di averla avuta a disposizione solo un giorno prima del voto.

Per questo, il Partito Democratico ha presentato un emendamento per votare soltanto il regolamento tariffario, che prevede questa la riduzione delle tariffe, e “stralciare” il resto della delibera a un momento migliore. Nemmeno l’emendamento, però, è stato votato per mancanza dei pareri che dovrebbero essere rilasciati prima del voto.

Dito puntato, ovviamente, contro l’amministrazione, con il consiglio comunale inviperito, anche a causa di un video, apparso sulla pagina Facebook di Accorinti, in cui il sindaco, che i consiglieri volevano in aula a presenziare ai lavori, prendeva parte nel tardo pomeriggio ad un incontro elettorale a Ganzirri.

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