STROMBOLI. L’eruzione di domenica 9 ottobre dello Stromboli è stata vista anche dallo spazio. Gli astronauti della missione Copernicus Sentinel-2 infatti, passati sopra la Sicilia in quelle ore, hanno ripreso la colata lavica, che si vede chiaramente anche dallo spazio.

A due giorni dalla spettacolare eruzione che ha anche portato la Protezione Civile a passare dallo stato di allarme da giallo ad arancione (che indica una crisi idrotermale profonda del vulcano), la colata lavica sembra essere ferma a quota 400 metri e lunedì pomeriggio ha preso parola anche il sindaco Riccardo Gullo dopo la videoconferenza con il Dipartimento nazionale e regionale della Protezione civile, i Centri di competenza che monitorano il vulcano, le Prefetture di Messina e Reggio Calabria.

«Domani – ha spiegato all’ANSA Gullo, subito dopo la fine della videoconferenza – unitamente all’Ingv, effettueremo un sopralluogo sul vulcano per avere visione sul campo della situazione. Nonostante l’innalzamento dell’attività vulcanica non c’è, in atti, nessuna situazione di pericolo. Comunque da parte di tutti c’è la massima attenzione e questo deve essere una garanzia per i cittadini e i tanti turisti che ancora affollano Stromboli. Si è deciso, e domani ne parlerò con le guide vulcanologiche, di non interrompere le escursioni sul vulcano, affidandoci al senso di responsabilità che hanno sempre dimostrato. D’altronde – conclude il primo cittadino di Lipari – imporre lo stop alle escursioni avrebbe significato, come è già accaduto nel passato, che escursionisti si sarebbero avventurati lo stesso sul cratere, un rischio che, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine presenti a Stromboli, non possiamo permetterci”.

Nel corso della video conferenza, poi, si è deciso di coinvolgere anche i sindaci delle aree che potenzialmente potrebbero essere interessate da un ipotetico tsunami generato dello Stromboli. Per quanto concerne la colata lavica, nonostante le avverse condizioni meteo sullo Stromboli non consentano una buona visibilità, sembra essere ferma a quota 400 metri.

 

Foto di Copernicus Sentinel data (2022), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO

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