MESSINA. Interrompere l’opera di copertura dello strato in basolato lavico antico nelle vie del centro storico e prendere “in considerazione di riportare agli antichi splendori i tratti di strade interessati dalla presenza di queste pietre”. Questo quello che chiedono il Presidente di “Vento dello Stretto”, Piero Adamo, e la consigliera della IV Municipalità, Debora Buda (nonché attivista del movimento), all’Amministrazione di Cateno De Luca, alla luce lavori di scarifica, propedeutici ad una successiva bitumazione, che hanno fatto riemergere in alcune strade cittadine “meravigliosi strati di pietre antichissime, sepolte ormai da tempo immemore sotto vari strati di asfalto”.

“Da ieri, infatti, si stanno svolgendo nelle vie del centro (es. Via Centonze pressi T. Cannizzaro) lavori di scarifica, propedeutici ad una successiva bitumazione, che hanno fatto riemergere meravigliosi strati di pietre antichissime, sepolte ormai da tempo immemore sotto vari strati di asfalto – si legge sul comunicato del movimento – Quest’ultimo, a causa delle intemperie e della erosione provocata dalle autovetture, si rovina facilmente e deve essere ripristinato a cadenza periodica con notevoli costi a carico della cittadinanza”.

“Come è noto, il basolato era una tecnica di pavimentazione stradale adottata anticamente in tutto il Meridione e prevedeva un perfetto accostamento di conci di forma squadrata. Segnaliamo come, in particolare, l’utilizzo del basolato stia, in questi ultimi anni, tornando nuovamente in voga, in particolar modo nel contesto degli interventi di riqualificazione dei centri storici urbani, in sostituzione dello strato di asfalto”.

Il motivo per cui si sta tornando “alle origini”? “Rispetto all’asfalto – spiega l’associazione – un basolato presenta una maggiore resistenza, soprattutto alle condizioni atmosferiche (l’asfalto tende a sbriciolarsi, a creare “buche” sul manto stradale); un basolato ha sicuramente un valore estetico più alto rispetto a un semplice manto in asfalto, che ben si accorda con l’edilizia storica di un centro urbano. I basolati sono una parte importante della memoria e della identità del nostro centro storico”.

“Non ci spieghiamo come sia potuto accadere che proprio nelle strade più centrali della nostra città (ad esempio anche via dei Mille) invece, il basolato sia stato ricoperto da asfalto, cancellando storia e bellezza. Come accennavamo, in gran parte d’Italia questo materiale quando riaffiora dalle strade durante le scarifiche viene ripristinato e recuperato e non coperto come invece sta accadendo in queste ore a Messina, dove una pavimentazione tradizionale di tale pregio viene coperta da pavimentazioni bituminose di facile stesura ed altrettanto facile erosione – concludono Piero Adamo e Debora Buda – Tali strade avevano una volta, e potrebbero avere tutt’oggi, un valore storico, architettonico e urbanistico”.

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