MESSINA. “La pesante irresponsabilità del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha portato all’imminente cancellazione del servizio di traghettamento veloce tra Messina e Reggio Calabria è, senza giri di parole, un attentato al diritto costituzionalmente garantito alla mobilità”. Parole del segretario generale UIL Messina Ivan Tripodi, che citando l’art. 16 della Costituzione Repubblicana prende posizione in merito alla sospensione del servizio di attraversamento effettuato dagli aliscafi della Liberty Lines, a seguito di uno specifico bando di gara espletata nel 2015. 

“Oltre alle valutazioni riguardo le disastrose conseguenze in merito alle prospettive di isolamento e di allontanamento di una qualsivoglia sedicente politica di conurbazione e integrazione dell’area dello Stretto, la cancellazione del servizio – prosegue il sindacalista – rappresenta un vero e proprio dramma per circa 10.000 persone che giornalmente utilizzano gli aliscafi da Messina a Reggio e viceversa; si tratta di migliaia di pendolari dello stretto: lavoratrici, lavoratori, studenti, pensionati, ammalati in cura, nonché turisti e vacanzieri”.

Il silenzio sulla vicenda del ministro dei Trasporti Toninelli – si legge nella nota – è semplicemente assurdo ed ingiustificato. Non si governa, né si affrontano i problemi nascondendo la testa sotto la sabbia. Ci appelliamo, pertanto, al Prefetto di Messina dott.ssa Librizzi e al Prefetto di Reggio Calabria dott. Di Bari affinché intervengano su questo dramma sociale al fine di trovare una soluzione concreta nel breve volgere di poche ore. La UIL Messina – conclude – farà la sua parte fino in fondo accanto a tutti i pendolari dello Stretto e ai lavoratori delle varie aziende coinvolte nel traghettamento veloce Messina-Reggio per ristabilire il servizio e, appunto, per garantire il diritto alla mobilità”.

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