MESSINA. Il consigliere del Pd Alessandro Russo torna prepotentemente sulla vicenda dell’affidamento degli stadi Scoglio e Celeste, e degli impianti Santamaria ex Gil e Cappuccini (campo d’atletica e piscina) alla partecipata che si occupa di rifiuti MessinaServizi Bene Comune, che dovrebbe occuparsi di manutenzione, cura del verde e custodia ma anche “dell’incasso delle tariffe di utilizzo degli impianti per conto del Comune di Messina”.

Russo ha richiesto un parere di legittimità alla segretaria generale Rossana Carrubba, domandando se “l’affidamento diretto di impianti sportivi a rilevanza economica ad una società per azioni interamente pubblica come MessinaServizi che peraltro opera in regime di “in house providing” a favore del Comune è rispettoso della normativa attualmente vigente in tema di affidamento dei servizi pubblici locali?”.

E’ il primo di quesiti che il consigliere pone a Rossana Carrubba, a cui fa seguito una riflessione: “L’Ente dovrebbe giustificare la scelta del soggetto per l’affidamento in house, rappresentando l’opzione sul piano dei costi e dei benefici per la collettività: non un’analisi di opportunità politica, come emerge dalla delibera di Giunta 388/2021, bensì un’analisi in concreto”.

“Chi li gestisce – continua Russo – potrebbe avere potenziale di coprire tutti i costi: la dimensione, l’ambito di fruizione e il bacino di utenza e di potenziale utilizzo, infatti, li rende innegabilmente rilevanti economicamente. Orbene, così stando le cose, è utile sapere se – essendo strutture che potenzialmente possono produrre reddito – questi impianti non dovrebbero essere precedentemente all’affidamento diretto sottoposti a ipotesi di concorrenza pubblica attraverso formule di gestione quali la “concessione di servizi”, continua il consigliere democratico.

Perchè MessinaServizi, domanda Russo, visto che “nello statuto aziendale non vi è alcuna menzione della gestione diretta di impianti sportivi di rilevanza economica – che si ipotizza dovrebbe quanto meno essere prevista e quindi aggiornata con urgente deliberazione di consiglio comunale – ancora minori previsioni sono contenute nel contratto di servizio approvato con delibera di consiglio comunale”?

Infine, Russo solleva perplessità sulla possibilità, paventata dall’amministrazione nella delibera di affidamento, che MessinaServizi possa occuparsi anche dell’incasso delle tariffe di utilizzo degli impianti per conto del Comune. “Come si possa immaginare che la riscossione delle tariffe con qualità di Agente Contabile dell’Ente, la fruizione degli impianti, la installazione, gestione e verifica degli impianti tecnici, la verifica di certificazioni di legge e l’avvio di eventuale aggiornamento e adeguamento, la stessa gestione degli impianti possano essere ritenuti “servizi connessi e complementari a quelli principali” appare ben esorbitante dalla logica e dalla pratica”, conclude il consigliere del Pd.

 

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