MESSINA. Si è presentata anche quest’anno per la seconda volta consecutiva, la “sanificazione delle spiagge” dopo la notte di Ferragosto. Intorno alle 6:00 del 15 mattina, infatti, la spiaggia di Santa Margherita è stata presidiata da operatori in tuta di protezione che hanno sanificato il tratto, mentre alcune persone che avevano passato la notte sulla spiaggia aspettavano l’alba.

Una mossa che nessuno si aspettava, dopo le polemiche (e l’ilarità suscitata dall’intervento) dello scorso anno, quando ad essere “sanificata” fu anche la spiaggia, intesa proprio come sabbia (un intervento non previsto con i fondi stanziati dalla Regione contro la covid-19), ma che quest’anno il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo spiega essere stata effettuata in “tutte le postazioni delle mini isole, le discese, le docce, le pedane“.

A prendere parola sulla questione anche Alfredo Mangano,  ex esponente di Volt Messina, che con un video commenta: “Ma non si era già detto più di 1 anno fa che questa roba è dannosa, oltre che inutile? Perché si continua ancora di “disinfettare” le spiagge?”.

In effetti già l’anno scorso, tra l’ilarità suscitata in tutta Italia, e dopo i dubbi alzati da associazioni ambientaliste e non riguardo l’utilizzo di prodotti chimici sulle spiagge, il sindaco Cateno De Luca aveva commentato che i prodotti usati non avevano controindicazioni, pur senza specificare di che prodotto si trattasse. Aveva poi sottolineato che MessinaServizi, incaricata della sanificazione delle spiagge, “sta effettuando, sulle spiagge interessate, con l’assistenza di un laboratorio specializzato, le verifiche analitiche previste sull’efficienza della sanificazione con controllo della carica batterica e carica virale post intervento e del rispetto e tutela delle matrici ambientali interessate”

Ma anche l’Organizzazione mondiale della sanità, ai tempi era stata tirata in causa, quando già aveva commentato che: “spruzzare disinfettanti all’aperto su superfici porose come le strade, ma quindi a maggior ragione sulla sabbia, è inefficace per sconfiggere il coronavirus perché è «improbabile» che l’irrorazione di sostanze chimiche sia adeguata a coprire tutte le superfici per il tempo necessario a inattivare i patogeni. Anzi, spruzzare disinfettanti, anche all’aperto, può essere dannoso per la salute umana”.

La sanificazione lo scorso anno, era stato affermato dall’amministrazione, rientrava in un decreto di stanziamento fondi anti covid, emanato dalla Regione, che avrebbe fatto arrivare a Messina oltre 80mila euro, ma che nella realtà dei fatti non prevedeva la sanificazione della spiagge, ma solo, al massimo di docce, accessi e passerelle. Come Lombardo ha spiegato che è avvenuto quest’anno.

 

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