MESSINA. Sospendere il pedaggio in entrata da Villafranca Tirrena (quantomeno per tutta la durata della chiusura del viadotto Ritiro) e rimodulare il costo del pedaggio sulla Messina-Catania, “dato lo stato dell’autostrada in questione, rallentata anch’essa dalla frana di Letojanni e altri cantieri”. È l’oggetto della lettera inviata dalla deputata regionale del M5s Valentina Zafarana al presidente del Cas Francesco Restuccia, nella quale si chiede di inoltrare una richiesta all’ufficio ministeriale competente.
«Sapete perché l’ho fatto? Perché ho scoperto che chi doveva chiederlo ufficialmente al Cas avendone tutta l’autorità per farlo, cioè Musumeci, non l’ha fatto – spiega la pentastellata sui social – Certo, l’aveva annunciato l’Assessore Marco Falcone, a Settembre 2018, informandoci che “Il Presidente scriverà una nota al CAS che poi la trasmetterà al Ministero”, e poco dopo aveva aggiunto sulla stampa che “adesso deve decidere il Ministero”. Inoltre da quel giorno, a intervalli regolari, fino a qualche giorno fa, una bella parte della deputazione di Fdi, Lega e compagnia cantante ripeteva questo splendido mantra: “il Governo Regionale ha chiesto, il Ministero non ha risposto, Governo ladro”. E invece abbiamo chiesto informalmente al Ministero, lo stesso abbiamo fatto al Cas, e non risulta assolutamente nessuna comunicazione pervenuta da Musumeci al Cas né, tantomeno, dal Cas al Ministero. Insomma, nessuno ha chiesto nulla di nulla».
«Io non so – prosegue – se il Ministero potrà autorizzare questa richiesta, stiamo lavorando anche per questo, ma di certo so che se nessuno chiederà questa autorizzazione, il Ministero non potrà evidentemente mai concederla. Spero che il Cas accolga la mia proposta, e che il Ministero possa finalmente vagliare una richiesta ufficiale presentata dal Consorzio».
Di seguito il contenuto del documento:
«Spett.le Presidente,
la presente per evidenziare le problematiche insistenti sulle tratte autostradali gestite dal Consorzio da Lei presieduto e chiederLe di intraprendere ogni iniziativa utile al fine di mitigare, per quanto possibile, i disagi sofferti dagli utenti delle stesse.
Come noto sia l’A18 Messina-Catania che l’A20 Messina-Palermo soffrono di diverse criticità legate alle condizioni generali delle arterie con asfalto irregolare in più punti, non drenante, possibilmente pericoloso in caso di pioggia, buche e dossi di importante entità, inaccettabili su un’autostrada, segnaletica orizzontale e verticale inadeguata, guardrail vetusti e, in alcuni punti, non a norma, decine di cantieri aperti che riducono la carreggiata ad una corsia. Tali condizioni sono evidentemente causa di forti disagi e, circostanza ancor più grave, possibile minaccia per la sicurezza dell’utenza che percorre le due tratte in questione. A questa condizione generale di scarsa fruibilità si sono aggiunte, due gravi condizioni di disagio quali le chiusure del tratto interessato dalla frana in località Letojanni del 2016 e del viadotto “Ritiro”, condizione che obbliga gli utenti provenienti da tutta la zona tirrenica della Regione a uscire obbligatoriamente allo svincolo temporaneo di “Giostra”. Per tale motivo quest’ultimo è ormai diventato, specie in questa stagione estiva, un vero e proprio imbuto che causa di chilometri e chilometri di code che dilatano il tempo di percorrenza di un tratto stradale inferiore ai 10km anche fino a 45-60 minuti totali.
Tale situazione, già di per sé inaccettabile, viene resa ancor più beffarda dall’odioso obbligo di pagamento del pedaggio al casello di Villafranca Tirrena, in special modo per tutti quei cittadini che vivono nella zona nord della città di Messina, o nei Comuni della fascia tirrenica della provincia (Villafranca Tirrena, Rometta, Spadafora, Venetico, etc…), e lavorano a Messina, e per questo sono costretti allo spostamento per quella che vuol chiamarsi autostrada. Stesso discorso è da considerarsi valido per coloro che percorrono la tratta compresa tra Messina e Catania in entrambe le direzioni: tale arteria trovasi in condizioni di manutenzione e sicurezza ancora peggiori rispetto alla Messina-Palermo, per cui gli utenti sono costretti spesso ad affrontare lunghissime ed estenuanti code a causa dei diversi cantieri aperti anche per la menzionata frana in zona Letojanni.
Per tali ragioni, sono qui a chiedere che, ai sensi e nel rispetto delle normative e convenzioni vigenti, la S.V. metta in atto tutte le iniziative di propria competenza, nello specifico l’invio di una richiesta autorizzativa alla Direzione Generale delle concessioni autostradali del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, per procedere alla sospensione totale del pagamento del casello in entrata da Villafranca Tirrena e, quantomeno, alla rimodulazione al ribasso dei pagamenti previsti per la fruizione dell’arteria A18 Messina-Catania».