MESSINA. Tutto pronto nel pomeriggio di oggi, a partire dalle ore 16, al Parco Ecologico San Jachiddu per “Sinestesie – Tra Arte e Natura”, l’evento conclusivo della residenza d’ artista che si è tenuta nel mese di settembre all’interno del Fortino e che ha ospitato, oltre all’associazione Emiliana Tagete, artisti internazionali e locali. Un percorso sensoriale e multidisciplinare, costituito da installazioni, esibizioni e performance live, in cui le diverse discipline artistiche si fonderanno tra loro, e non solo, diventando un’unica cosa con la natura. Un gps e una mappa per l’anima, una passeggiata attraverso le opere create dai sei artisti che hanno abitato il parco durante i giorni della residenza, accompagnata da interventi poetici, musicali e teatrali delle realtà artistiche della città di Messina. Tutte le opere sono state realizzate con materiali reperibili in natura, assolutamente eco-sostenibili, ed utilizzando, dove ce ne fosse di bisogno, i laboratori di ceramica e ferro presenti all’ interno del Forte.

Il progetto a cura dell’Associazione Tagete, con il supporto del Collettivo FestaNera e degli Amici del Fortino, vedrà infatti protagonista una vera e propria staffetta tra le arti e le parti che si incontreranno dando un senso di continuità, un flusso artistico e sensoriale che prendendo le distanze dal caos della città, dalla frustrazione dello stress del quotidiano, dal cemento e dai clacson porterà l’individuo a una riconciliazione con se stesso e con la natura, spingendosi quasi ad uno stadio primordiale. Oltre ai ragazzi e alle ragazze del Collettivo FestaNera prenderanno parte all’ iniziativa Aurora Galtieri e Laura Cosio per Spazio 22, Perle di Vetro, Accademia Sarabanda e Resistenza Poetica.

 

 

Alle ore 16 è previsto un intro introduttivo, alle ore 16.30 si terrà il primo turno della passeggiata, alle 17.30 il secondo turno, e alle 19 un momento corale e conclusivo, e il tutto avverrà senza alterare o snaturare in alcun modo l’essenza e l’attitudine del Parco Ecologico San Jachiddu. Un’ occasione e un’esperienza interessante e coinvolgente non solo per il pubblico che aderirà all’ iniziativa, a ingresso gratuito, ma anche per gli artisti stessi e per tutte le realtà che si sono trovate a collaborare tra loro in un attività di scambio e di formazione con l’intento di creare una rete che possa portare ad una crescita artistica e personale, oltre che consolidare e allagare la scena artistica in città. “Accoglienza, Natura, Pace, le tre parole che a nostro parere rappresentano il parco ecologico San Jachiddu. Un luogo adibito a scopi bellici, divenuto poi discarica a cielo aperto e tramutatosi infine in luogo di Pace grazie al duro lavoro e allo spirito d’amore portato avanti da Gli Amici del Fortino capitanati da Padre Mario Albano – affermano i ragazzi del Collettivo FestaNera – Queste stesse tre parole crediamo siano alla base della creazione di una Comunità, vera, concreta, positiva. Ispirato a questi concetti è il progetto che il Collettivo FestaNera metterà in scena in collaborazione con l’Associazione Tagete come evento di chiusura del Simposio da loro organizzato, domenica 17 Settembre presso il parco San jachiddu. Accoglienza quindi, di Tagete che ha scelto la nostra città per arricchirla. Un accoglienza, da parte non solo del collettivo, ma della città. La creazione di una comunità e la volontà di coinvolgere altri gruppi, collettivi e associazioni che prenderanno parte all’evento (Spazio 22- Accademia Sarabanda – R-Esistenza Poetica). L’intento è di muoversi assieme in Sinergia per fondersi, mescolarci fra noi, con le opere degli artisti e con la natura. Ricreare un percorso di costruzione e de costruzione condivisa. Portare i visitatori in un viaggio ascetico, un percorso di scoperta delle opere degli artisti, di riscoperta del parco, della natura che lo circonda e del nostro essere, naturali. Anche noi del Collettivo saremo parte attiva con esibizioni e performance live.”

L’Associazione Tagete, che prende il nome dal dio bambino della tradizione etrusca (messaggero sorto dalla terra per insegnare agli uomini ad amarla, curarla e rispettarla), ha come obiettivo, da sempre, quello di creare e portare avanti progetti di stampo artistico-culturale che enfatizzino la natura del luogo in cui vengono sviluppati, attraverso operazioni site specific e il primo progetto, a tal riguardo, consiste nella realizzazione di un Simposio di scultura da tenersi ogni Settembre al Forte San Jachiddu di Messina. Colleghi sin dai tempi dell’università a Bologna, ma provenienti da tutte le parti d’ Italia, i ragazzi di Tagete, appassionati di arte in tutte le sue più varie forme espressive, hanno deciso di fondare un’Associazione per trasformare in realtà le idee nate nel corso degli anni, approfondendo particolarmente, per l’appunto, il rapporto tra uomo, arte e natura. Gaia Favari, Emma Vezzaro, Leonardo Sforza, Giovanni Laghetto, Giacomo De Giorgi e Niccolò Nencioni sono i membri dell’ Associazione che, insieme agli artisti Argiris Rallias, Francesco Re Li Calzi, Giulia Bonora, Piero Basilicò, Kalin Mihov, Tabaton Osbourne, GioZu, supportati da collaboratori e volontari locali, hanno preso parte alla residenza d’ artista messinese, abitando, esplorando e prendendosi cura in questi giorni Parco Ecologico San Jachiuddu, vivendo a contatto con la natura e concludendo ogni giornata con un incontro conoscitivo e di approfondimento dove veniva presentato ogni singolo artista o collettivo che ha preso parte all’ iniziativa.

 

Qual è l’essenza di Sinestesie e come nasce l’iniziativa?

“Tagete nasce come associazione di amici provenienti da ogni parte d’Italia, appassionati e studenti di arte nelle sue più varie forme che hanno deciso di unirsi e di lavorare partendo da una domanda: come può l’arte valorizzare i territori, rinnovandoli e includendo le comunità che li abitano nel processo? I membri dell’associazione sono specializzati in diversi campi artistici, come scultura, letteratura, fotografia ecc., e sin da subito ci siamo proposti una collaborazione volta a far interagire tutti questi saperi per creare qualcosa di unitario e di unico. Abbiamo deciso di intitolare Sinestesie il nostro intervento al Parco ecologico perché questa parola indica una contaminazione di tutti i sensi e di tutte le forme d’arte, cosa che si allinea sia alla filosofia di Mario Albano che alla nostra”.

Come mai la scelta di organizzare il tutto a Messina?

“Gaia Favari, la nostra presidente, conosce e frequenta il Parco da quando era bambina. È stata lei la prima ad aver visto le potenzialità di questo posto, e soprattutto ad aver compreso la necessità di rinnovamento generazionale di cui esso ha bisogno per sopravvivere. Oltre a ciò, il fatto di organizzare una Residenza Artistica in una città come Messina è stato per noi molto significativo. Nel panorama artistico ma anche politico, infatti, questa città è spesso relegata ai margini e considerata soltanto come “di passaggio”. La Residenza, al contrario, l’ha resa centrale: ha permesso a molti di noi, tra organizzatori e artisti, di esplorarla, di entrare in contatto con la città e con le persone che la abitano“

Il parco ecologico San Jachiddu e il fortino, nelle vesti di residenza d’artista, hanno ospitato voi dell’associazione Tagete e gli artisti durante la vostra permanenza. Com’è andata?

“La Residenza si è svolta interamente nel segno della condivisione. Si è trattato innanzitutto di una condivisione sociale e personale: è stata creata una piccola comunità che si è estesa a persone con esperienze ed età diverse, con un incontro tra vecchi saperi e nuove sperimentazioni che si è dimostrato molto fertile per il nostro lavoro. Come suggerisce il nome dell’evento, si è trattato poi di una condivisione artistica: fin da subito le realtà artistiche messinesi si sono dimostrate interessate al nostro progetto, e hanno dato un contributo fondamentale all’evento del 17 settembre. Ed non possiamo non citare la condivisione con la natura del Parco ecologico: abbiamo imparato a convivere con i suoi ritmi, a rispettarla e ad amarla.”

“Sinestesie – Tra Arte e Natura”, cosa succederà nella giornata di domenica?

“Domenica si terrà una passeggiata sensoriale che percorrerà le opere che sono state create nei giorni della Residenza. Fin dall’inizio volevamo presentare queste opere evitando di organizzare una guida come in un museo. Come abbiamo detto, l’intervento della cittadinanza di Messina è stato fondamentale: grazie a realtà come Festa Nera, R’Esistenze Poetiche, Gruppo 22 e molti altri, abbiamo costruito un percorso davvero sinestetico, che includerà poesia, musica, danza e tante altre forme di espressione per donare al pubblico un’esperienza completa, una rappresentazione di quello che abbiamo vissuto nei giorni della Residenza.”

Tre motivi per cui vale la pena regalarsi una passeggiata al Parco ecologico San Jachiddu?

“Innanzitutto, perché si tratta di un luogo bellissimo, un’oasi di pace costruita grazie all’intervento e alla costanza di Mario Albano e dei volontari dell’associazione Amici del Fortino, che amano questo posto e dedicano ogni giorno il loro tempo a proteggerlo. In secondo luogo, perché gli Amici del Fortino sono riusciti a creare uno spazio non solo naturale, ma anche improntato all’arte e alla cultura, in cui è possibile vedere opere e leggere poesie. Per noi questa cosa è stata molto importante: ci siamo trovati a lavorare non in uno spazio vuoto, ma a fare i conti con una filosofia di vita e una poeticità che qui si respira in ogni statua come in ogni pianta. Infine, perché questo luogo non può e non deve rimanere una bolla separata dalla città. Chi visita il parco può, tornando a casa, prendere ispirazione da ciò che stato fatto qui per ripensare alle proprie abitudini e a ciò che succede nella città di Messina, mettendo così in contatto l’ambiente naturale e quello urbano. E in un certo senso è il luogo stesso a rivolgersi verso la città: il panorama del forte abbraccia tutta Messina e lo Stretto, e siamo sicuri che ognuno possa trovare ispirazione in questa nuova prospettiva”.

 

 

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