PALERMO. La Sicilia ha meno giovani diplomati rispetto la media europea. A rilevarlo è uno studio dell’Eurostat, istituto di statistica della Commissione Europea, che conferma il pessimo posizionamento della regione siciliana per tasso di giovani, tra i 20 e i 24 anni, che posseggono almeno un titolo di studio secondario, ossia abbiano sostenuto positivamente la qualità. Gli altri giovani? Fermi al diploma di scuola media o alla formazione professionale triennale.

Sull’Isola solamente il 73,6% dei giovani ha conseguito il diploma. Un dato (molto) al di sotto della media europea del 84,6% che vede l’Isola al pari di regioni come la Guyana Francese (63,2%), le isole Azzorre del Portogallo (69,2%), e le regioni meridionali della Spagna e quelle del nord-est della Germania. Le regioni più virtuose, invece, sono quelle greche della Tessaglia (99.5%) e dell’Egeo Meridionale (98.3%).

Il dato siciliano è anche il peggiore in Italia: nessun’altra regione del Paese presenta un tasso così basso di scolarizzazione secondaria tra i ventenni. La regione migliore per tasso di diplomati in Italia è il Molise (90,4%), seguito da Friuli Venezia-Giulia (88,4%) e Abruzzo (88,3%).

L’altra faccia della medaglia rispetto alla ricerca dell’Eurostat è quello della dispersione scolastica, fenomeno che consiste nell’abbandono degli studi da parte dei giovani. Secondo un report di Save The Children, il 21,1% degli studenti in età liceale abbandona la scuola precocemente. Invece, in base ai dati presentati dalla Regione Siciliana la dispersione scolastica si sarebbe attestata al 19,4% nel 2021.

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