MESSINA. Per il terzo anno, settembre registra una marcata anomalia climatica: caldo, molto, con valori non estremi in assoluto, ma quasi sempre sopra le medie, e per lungo tempo, specie nella seconda metà. Lo certifica il Sias, il servizio agrometeorologico informativo della Regione Siciliana, secondo il quale il mese appena trascorso è stato il secondo più caldo dal 2003 (da quando cioè l’istituto misura e colleziona i dati) per quanto riguarda il massimo valore di media mensile, senza raggiungere i record del settembre 2002, ma classificandosi appena dietro.

Ciò che è stato da record, quest’anno, sono state le temperature medie delle massime, che hanno superato anche i valori degli anni 2021 e 2022. In due parole: non si sono raggiunti i valori assoluti di caldo record dello scorso anno, ma nei trenta giorni ci sono stati più giorni di caldo che negli ultimi vent’anni. Non è che non ci siano stati picchi, anzi: il massimo è stato di 39,3 °C registrati il giorno 19 dalla stazione Mineo (CT). Nonostante questo, non sono state superate le medie mensili delle massime assolute, che avevano visto nel 2008, nel 2011 e nel 2015 punte più significative. Non solo: a testimoniare lo sconvolgimento climatico (il “non ci sono più le mezze stagioni”…), il Sias segnala anche che i valori medi della seconda parte del mese risultano estremi anche per la media delle minime e delle minime assolute.

Pur senza raggiungere gli scarti estremi raggiunti in altre aree dell’Europa e del globo (secondo Copernicus, iniziativa della Commissione Europea che si occupa di studiare e misurare il clima nel continente, quello appena trascorso è il settembre più caldo di sempre in Europa), l’esame dei dati registrati in Sicilia nel settembre 2023 conferma che anche sull’Isola l’anomalia è stata molto marcata e tale da classificare il periodo tra i più caldi mesi di settembre mai registrati. E ottobre è iniziato sulla stessa falsariga…

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