MESSINA. Secondo l’Asp, l‘acqua di Messina non è potabile, ma la stessa Asp rassicura sulla qualità dell’acqua erogata in città. E’ quanto è emerso dall’incontro di mercoledi tra l’azienda sanitaria e il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto” per discutere le questioni sollevate nel proprio “Dossier acqua a Messina”, presentato il 22 Marzo scorso in cui si chiedevano lumi a comune di Messina e ad Amam come mai fosse ancora in vigore un’ordinanza di settembre scorso, a firma del sindaco Federico Basile, che vietava l’acqua “per fini diversi da quelli igienico sanitari”.
Cosa è successo durante l’incontro? Secondo il comitato, “l’Asp ha confermato che l’acqua a Messina non è potabile, fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza dei pozzi collegati a settembre scorso, che saranno eseguiti da AMAM e dal Comune! Solo a quel punto l’ASP potrà effettuare i controlli finali ed esprimere un giudizio di idoneità. Inoltre, ci è stata comunicata la notizia che l’ASP valuterà solo tre dei cinque pozzi originari, poiché i due di Briga sono stati chiusi, e ci chiediamo come mai e da quando sono stati chiusi? Lavori di sicurezza troppo complicati? Acqua non sicura o contaminata?”, domandano dal comitato. L’Asp non ha rilasciato alcun documento, e le comunicazioni al comitato le ha fatte a voce.
La risposta arrivata dall’azienda sanitaria ha però corretto il tiro: “rassicurazioni dell’ASP sulla qualità dell’acqua erogata nella nostra città“, continua la nota, prendendo di mira le responsabilità di Comune e Amam. “Se l’ASP ha il ruolo tecnico di vigilanza, spetta invece al Comune e ad AMAM, sotto la responsabilità politica del sindaco Federico Basile e in qualità anche di massima autorità sanitaria cittadina, garantire interventi tempestivi e informazioni chiare alla popolazione! L’assenza di un piano definito per risolvere l’emergenza, e la mancata pubblicazione dei dati completi, lasciano irrisolte preoccupazioni legittime su un servizio essenziale e sollevano dubbi concreti sull’efficacia dell’azione politica”, afferma una nota.
Il problema è essenzialmente burocratico: l’Asp non può effettuare i controlli perchè i lavori ai pozzi sono ancora in corso, e quindi non può dare il nulla osta alla potabilità dell’acqua. Il Comune, da parte sua, a settembre scorso ha fatto analizzare l’acqua da un laboratorio privato che ne ha confermato la potabilità: nonostante questo, l’ordinanza di non potabilità è tuttora vigente perchè l’Asp non ha effettuato i controlli.
Sull’argomento è intervenuta anche Dafne Musolino, senatrice di Italia Viva. “A meno di smentite da parte dell’autorità sanitaria, apprendere che nell’acquedotto idrico viene immessa acqua sulla cui potabilità la stessa Asp avrebbe dichiarato di non avere ancora eseguito i prelievi, che verranno eseguiti solo dopo i lavori di sicurezza, conferma la gravità della emergenza sanitaria e impone di chiedere all’Asp di ordinare al Comune l’immediato distacco di questi pozzi che potranno essere riallacciati solo dopo l’avvenuta certificazione di potabilità. Nel caso in cui le dichiarazioni del Comitato dovessero trovare conferma, al Sindaco di Messina Federico Basile non resterà altra strada che dimettersi per avere esposto i suoi cittadini ad un rischio sanitario che, a valle delle verifiche che chiediamo, sarebbe stato protratto per un tempo irragionevole”.