MESSINA. «L’anno che si chiude è stato, prima di tutto, l’anno della ripartenza. Dopo una fase complessa, il Partito Democratico di Messina ha scelto di rimettersi in cammino con umiltà, ascolto e spirito di servizio, tornando a fare ciò che la politica dovrebbe sempre fare: occuparsi dei problemi concreti delle persone e delle comunità, con una visione chiara di futuro». Così si legge in una nota del Pd messinese in merito all’attività svolta sul territorio nei 12 mesi del 2025.

«Questa ripartenza ha un orizzonte preciso: lo sviluppo dell’area metropolitana dello Stretto. Messina non può crescere da sola né pensarsi come un’isola amministrativa. Serve una strategia che metta in rete città, comuni della provincia, l’area dello Stretto, aree interne e coste, valorizzando vocazioni, competenze e risorse. Solo così lo sviluppo può essere equo, sostenibile e duraturo – prosegue la sede messinese del Partito Democratico – Una visione che abbiamo costruito senza scorciatoie, fondata sulla coerenza delle scelte e sulla convinzione che la credibilità si guadagni nel tempo, non con gli slogan. È in questo solco che si colloca la battaglia contro il progetto del ponte sullo Stretto: una posizione mai ideologica, ma basata su dati tecnici, economici e giuridici. I rilievi della Corte dei Conti hanno dimostrato che la propaganda non regge alla prova dei fatti».

«Dire “no” al ponte ha sempre significato dire “sì” a un diverso modello di sviluppo metropolitano, fatto di interventi utili e immediatamente realizzabili: potenziamento dell’attraversamento dinamico dello Stretto, collegamenti marittimi veloci ed efficienti, integrazione reale con l’aeroporto di Reggio Calabria, rafforzamento del sistema portuale e logistico. Scelte capaci di garantire continuità territoriale, sostenere imprese e turismo, tutelare il lavoro e rendere l’area dello Stretto un vero spazio europeo di mobilità e cooperazione – si legge ancora nella nota – Il 2025 è stato anche l’anno del ritorno nei territori e nelle piazze. Le Feste de l’Unità, culminate nella festa provinciale di Messina, hanno rappresentato un momento forte di partecipazione e confronto. Il filo conduttore scelto – il femminismo come leva di trasformazione sociale – non è stato uno slogan, ma una chiave per leggere anche lo sviluppo dell’area metropolitana: lavoro di qualità, welfare di prossimità, sanità accessibile, servizi per l’infanzia, mobilità sostenibile, diritto alla casa. Non c’è crescita senza giustizia sociale, non c’è sviluppo se lascia indietro interi quartieri o interi comuni».

«Durante l’anno il Partito Democratico è stato presente su tutte le principali questioni sociali e civili che attraversano il territorio metropolitano: sanità, lavoro, crisi industriali, aree interne, emergenze ambientali, diritti. Il Report Povertà 2025 della Caritas diocesana ha restituito un quadro duro ma necessario: periferie urbane e periferie territoriali sempre più fragili, nuove povertà educative, disuguaglianze in aumento. Un contesto che impone un cambio di paradigma: servono politiche di sviluppo metropolitano integrate, capaci di tenere insieme crescita economica, coesione sociale e sostenibilità ambientale – spiegano nel comunicato – In questo percorso, il Partito Democratico ha indicato con forza una priorità non negoziabile: l’etica pubblica. Le vicende giudiziarie regionali e locali hanno mostrato quanto sia urgente ricostruire un clima di fiducia attorno alle istituzioni. Non può esserci sviluppo dell’area metropolitana senza legalità, trasparenza e regole chiare. La buona politica non è un optional, ma la condizione per attrarre investimenti, trattenere i giovani, costruire opportunità vere».

«Proprio per trasformare questa visione in proposte concrete, a partire dal prossimo mese il Partito Democratico avvierà una serie di forum tematici aperti alla città e al territorio metropolitano. Saranno spazi di confronto e costruzione collettiva su temi decisivi: periferie e disagio sociale, sviluppo e lavoro, mobilità e trasporti, ambiente e sicurezza territoriale, giovani e innovazione, buona amministrazione, legalità ed etica pubblica. Un metodo che punta a coinvolgere associazioni, comitati, forze civiche e mondi vitali del territorio, per costruire dal basso un progetto credibile e condiviso – annunciano – Accanto all’azione esterna, il 2025 è stato anche l’anno della ricucitura interna. Dopo le tensioni congressuali, il partito ha ritrovato unità e coesione, rafforzando il legame tra i circoli cittadini, i comuni della provincia e le aree interne. Un partito più unito è anche un partito più credibile, capace di essere motore di una visione metropolitana condivisa».

«L’obiettivo politico è chiaro: costruire un’alternativa seria e credibile ai governi di centrodestra e all’attuale amministrazione comunale. Di fronte a una città spesso ostaggio di personalismi e decisioni calate dall’alto, il Partito Democratico rivendica un’idea opposta di governo dell’area metropolitana: partecipata, trasparente, competente, fondata sulla cooperazione tra enti locali e sui bisogni reali delle persone – continuano – In Consiglio comunale e nei territori, i nostri rappresentanti hanno svolto un lavoro costante di controllo e proposta, mentre è stato avviato un tavolo provinciale delle forze progressiste per costruire, per tempo, coalizioni e programmi condivisi in vista delle elezioni amministrative del 2026-2027. Niente improvvisazioni: il programma e la scelta del candidato o della candidata sindaco dovranno nascere da un percorso aperto, partecipato e metropolitano».

«Il senso profondo di questo impegno è racchiuso nella campagna di tesseramento 2026 dedicata a Tina Anselmi: “Per cambiare il mondo bisognava esserci”. Un richiamo forte alla responsabilità individuale e collettiva, alla partecipazione e alla buona politica. Il Partito Democratico messinese c’è. In questo anno ha rimesso ordine, ritrovato unità e rilanciato una visione: uno sviluppo dell’area metropolitana fondato su etica pubblica, giustizia sociale e sostenibilità. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma oggi siamo più pronti e più maturi per affrontare le sfide che attendono Messina e la sua provincia, con unità, umiltà e coraggio, dalla parte giusta della storia», conclude la sezione messinese del Pd.

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