MESSINA. La digitalizzazione delle ong (organizzazioni non governative) e dei giovani delle aree rurali. E’ l’obiettivo del progetto “Rural plus” di cui l’associazione messinese Enjoy Sicily è partner italiano e che, proprio questa mattina, accoglierà a Messina, in occasione del quarto evento, otto delegati di 4 ong europee, per presentare i risultati raggiunti, nonché il sito web ad-hoc realizzato (qui il link: https://ruralplus.eu/). Inoltre, l’associazione messinese farà fare ai suoi ospiti un giro all’azienda vinicola Cuppari per degustare il vino Faro, oltre che un cityseightseeing della città dello Stretto.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei programmi Erasmus+, è iniziato nel febbraio 2022 e mira appunto a sostenere e migliorare la qualità della vita delle persone che risiedono nelle comunità rurali e a informare le persone sui vari progetti europei.

“In un mondo di città, dove il 68% della popolazione mondiale vivrà in città densamente popolate nel 2050, circa il 29% della popolazione totale dell’UE vive oggi in aree rurali (Fonte: Nazioni Unite) – si legge nella descrizione del progetto – Le campagne europee si trovano ad affrontare sfide esistenziali che vanno dal declino e dall’invecchiamento della popolazione alla scarsità di opportunità di lavoro e di servizi di base, passando per il rischio di perdere il treno della tecnologia, con il conseguente pericolo di emarginazione socio-economica e politica che questo comporta”.

“Se guardiamo alla digitalizzazione, con un ruolo vitale per la crescita e la competitività delle economie, scopriamo che il divario digitale è in media del 14% nell’UE, ma raggiunge il 23% in alcuni Stati membri come, ad esempio, Bulgaria, Croazia, Grecia e Portogallo – proseguono i promotori dell’iniziativa – Ciò si traduce anche in un sentimento di abbandono che può portare a scenari inaspettati, come il proliferare di un sentimento di euroscetticismo che, ad esempio nel Regno Unito, ha portato all’uscita dei britannici dall’UE”.

“Nonostante le sfide future, esistono opportunità per reinventare il mondo rurale – evidenziano – Rural Plus si propone come strumento per continuare a sostenere questo processo, offrendo opportunità e strumenti, nonché maggiori sinergie per connettersi con le popolazioni rurali, coinvolgendole nella costruzione dell’Unione”.

Ed è per questo che gli obiettivi del progetto sono, tra gli altri, anche quelli di “migliorare la conoscenza e la comunicazione, attraverso la formazione di mentori rurali e l’uso di un linguaggio e di strumenti adattati
al contesto locale; ridurre il deficit tecnologico e la barriera partecipativa, offrendo opportunità di formazione di qualità che responsabilizzino giovani e adulti, oltre a creare spazi di partecipazione cittadina attraverso canali di comunicazione quali radio, social, blog e newsletter; promuovere l’inclusione dei giovani e delle donne nel mondo rurale, gruppi che solitamente incontrano barriere nell’accesso all’istruzione, al mercato del lavoro o  ai servizi; contribuire a creare collegamenti urbano-rurali più cooperativi e funzionali che permettano di migliorare il sistema socioeconomico del mondo rurale, aumentarne la popolazione e consentire così la riattivazione di servizi essenziali come l’istruzione, la sanità e i trasporti”.

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