MESSINA. Rischiano di rimanere senz’acqua per almeno cinque giorni gli abitanti della baraccopoli di via Sacro Cuore di Gesù, sul via Giostra. Il motivo è la rottura di un tubo idrico, avvenuta ieri mattina all’interno di una delle abitazioni, che ha anche causato l’allagamento della casetta e di altre due limitrofe. Sul posto erano interventi i vigili urbani, i vigili del fuoco e i tecnici Amam, che però hanno dato la cattiva notizia agli abitanti della zona, ovvero di non poter fare interventi al momento: unica soluzione è quella di chiudere l’acqua in tutta la via. In tutto sono circa una decina di baracche, con una media di due o tre persone per nucleo familiare.

«Le condizioni igienico sanitarie che vivono gli abitanti di queste casette non sono delle migliori. Anzi, sono pessime. Per non parlare dei tombini scoperti che lasciano passare tutta la puzza e del caldo estivo (che si aggiungono a blatte e topi, diventati ormai “coinquilini”). Come si fa a rimanere senz’acqua per cinque giorni?», si domanda l’avvocato Annalisa Giacobbe, che ha raccontato la vicenda e che da tempo segue gli abitanti del rione affinché possano avere una casa. Proprio per questo motivo aveva già inviato una nota al Comune di Messina evidenziando le condizioni igienico sanitarie: «Istanza di assegnazione in deroga di alloggio erp a cui – spiega l’avvocato – il Comune non ha risposto o ha risposto negativamente».

Ad aggravare la situazione, anche la presenza di alcuni disabili all’interno della baraccopoli, di cui tre residenti nelle casette che si sono allagate. Non è ancora chiaro se questi verranno trasferiti per i prossimi cinque giorni in un’altra sede, proprio per garantire i servizi minimi di igiene.

«Si tratta di case non a norma – ha anche aggiunto l’avvocato Giacobbe – quindi il rischio che si potesse verificare un cortocircuito è veramente alto. E giustamente gli abitanti se ne sono preoccupati parecchio».

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