MESSINA. «Anche sabato notte si è verificata un’altra rissa sanguinosa in pieno centro storico cittadino nel cuore della movida messinese. Tutte le denunce fatte con prese di posizione di comitati e gruppi civici sulla degenerazione della cosiddetta “movida ” e sul degrado in cui versa il cento storico cittadino e non solo sono cadute nel vuoto. Questa Amministrazione Comunale non ha la forza e la volontà di trovare soluzioni adeguate e si limita a riproporre ordinanze nominalistiche che rimangono sulla carta e non vengono fatte rispettare; e ciò nonostante i propagandistci annunci di tavoli di coordinamento con alcune realtà di settore per rendere la movida vivibile all’ insegna del “bere responsabile”». Così, in una nota, scrive il gruppo civico “Rispetto Messina”, che interviene per chiedere un orario di chiusura unico valido per tutti i locali.

«Slogan fine a se stesso a cui si contrappone una realtà fatta da risse, disturbo fino a notte inoltrata del riposo notturno,scorribande di “fracassoni” fino all’ alba con gli impianti stereo a tutto volume, ed abbufate alcooliche o “binge drinking” sotto gli occhi di tutti – sostengono – In pratica la trasformazione di sera e di notte di quello che doveva essere un brand della città di Messina in una zona “off limits, in cui, come purtroppo registrano le cronache, avviene di tutto».

“Chiediamo ancora una volta al Sindaco, Prefetto e Questore se, data la situazione, non sussistano le condizioni per stabilire, come viene fatto in tante altre città molto più civili della nostra, un orario di chiusura univoco senza eccezioni valido per tutti gli esercizi di varia tipologia che somministrano cibi e bevande, in modo da evitare il ripetersi di fenomeni che spesso violano anche il codice penale», concludono.

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