MESSINA.  L’inizio della fase due ha smosso gli animi di  imprenditori e artisti che sono rimasti fermi e che, secondo l’ultimo decreto della presidenza del consiglio dei ministri, dovranno restarci ancora per almeno un mese. Da qui sono nati una serie di proteste e progetti, ai quali si è affiancato UDU, il sindacato studentesco cittadino, con l’iniziativa “Ripartiamo dalla cultura”.

“Progettare la ripartenza significa per noi rimettere al centro la cultura in tutte le sue forme- hanno affermato gli esponenti di UDU- La crisi economica attanaglia questo settore e sono necessari investimenti che per troppo tempo sono stati considerati non prioritari. Il virus oltre ad attaccare la nostra salute fisica attacca la vita delle nostre comunità. Una comunità è viva se in essa vivono arte, creatività, musica, teatro, cinema, musei e biblioteche.”

Così il sindacato ha deciso di aderire a due iniziative cittadine che vanno in questa direzione: la protesta dei Teatri Off cittadini, che richiedono un sostegno economico e l’iniziativa dell’associazione studentesca universitaria Chirone di creare un drive in all’interno della cittadella universitaria, per far ripartire la socialità sotto nuove forme.

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