MESSINA. È lunga circa 3 metri, compresa la carrozzina dietro, ricavata da un triciclo. È dotata di 4 ruote, di cui le due della classica bici davanti, da 27,5 pollici, e le due della carrozzina da 20, dotate di differenziale. Ed è attrezzata inoltre di un braccio di collegamento da 1,20 m e della pedalata assistita. Si tratta di un’opera d’arte chiamata “La Marzia” e realizzata da Gianni Raineri, padre della giovane da cui prende il nome la bici: una ragazza diversamente abile pronta ad abbattere tutte le barriere architettoniche e mentali che sarà la grande protagonista della terza edizione del “Giro dei Due Mari con Marzia”, presentata ieri all’Oasi Azzurra Village:
L’iniziativa si svolgerà dal 7 al 9 Giugno con partenza da Castanea delle Furie. Si proseguirà quindi verso Taormina e dopo si arriverà all’Alcantara passando per la Valle. Gli atleti verranno messi alla prova sulla salita di Sella Mandrazzi (per ben due volte Gran Premio della Montagna al Giro d’Italia) così da arrivare alla Valle del Mela. Infine si affronteranno i Monti dei Peloritani per raggiungere il Balcone dei due Mari, punto panoramico. Il giro si concluderà a San Saba, dove verrà offerto un “Pasta Party” dall’Oasi Azzurra Village, partner ufficiale insieme all’ASD Cicloturistica Castanea.
Sono trascorsi ormai parecchi anni da quando Marzia vedeva il padre uscire in bici e gli chiedeva di andare con lui. “Ma come facevo a portarla con me?”, spiega Gianni aprendo la serata con il racconto della prima bici di sua figlia. Prendere un tandem non era la soluzione più adatta, in quanto Marzia non possiede quell’equilibrio che le permette di stare sulla bici quasi da sola, ma la voglia di portarla insieme a lui ha fatto sì che gli venisse un’idea: “Ho preso una vecchia bici e l’ho collegata con un braccio di ferro al triciclo di Marzia, eliminando la ruota anteriore”. Funzionava. Marzia restava in equilibrio. C’era però un altro problema da risolvere: la fatica di Gianni era eccessiva: “Salendo da Gesso, una delle prime volte che l’abbiamo testata, ho visto come si muore”. Qui l’idea di aggiungere un differenziale e la pedalata assistita. Marzia era pronta a fare un giro con il papà.
A partecipare alla competizione saranno circa in 40, senza considerare quelli che si aggiungeranno anche per piccoli tratti durante il tragitto. Tra questi, saranno presenti anche due tandem di non vedenti provenienti da Palermo e Catania, più tre ragazzi, Salvo, Giuseppe e Dario che, per la seconda volta, prenderanno parte alla manifestazione con la loro handbike. Due di loro, Salvo e Giuseppe, hanno avuto uno sfortunato incidente sul lavoro. Ciò che gli mancava di più? Il vento in faccia. Essendo già un atleta, in seguito a questa riflessione, Salvo ha deciso di fondare un’associazione ciclistica dal nome “Il vento in faccia”, a cui poco dopo si è unito anche Giuseppe.
A prendere parte alla presentazione, anche l’ex istruttore di nuoto di Marzia, il professore Massimo Amara, che ricorda come la ragazza prima di fare piscina aveva pochissimo equilibrio. Subito dopo ha preso la parola anche l’attuale istruttrice, la dottoressa Martina Cannuni, con cui Marzia ha per la prima volta ha terminato una vasca da sola. “Chi è l’atleta?”, chiede Martina al pubblico. Colui che con fatica, coraggio e determinazione supera i propri limiti. “Ma allora mi chiedo: chi è più atleta di questi ragazzi?”.
A Marzia sono stati anche dedicati vari omaggi: una poesia da Mariella Smedile, poetessa che si cimenta nella stesura di testi in dialetto castanoto, un brano scritto da Valentina Raineri, che si mette nei panni della sorella, e una parte del capitolo incentrato su Marzia da Gianni Spartà nel suo libro “Dimmi perché parti”. Fra le altre iniziative, anche un video e una lettera portati da Santi Tomaso a nome del paese di Salice.
Presente all’incontro anche il sindaco di Villafranca Tirrena, Matteo De Marco, che ha parlato dell’abbattimento delle barriere con la realizzazione di una spiaggia attrezzata, messo in relazione con Giovanni Previti, proprietario dell’Oasi di San Saba che ha abbattuto la sua barriera con la sedia Job, una particolare sedia che permette di arrivare con i disabili fino in acqua.
Infine, hanno porto i loro saluti il presidente dell’Acsi regionale, Daniele Centorrino, e dell’Acsi provinciale Messina, Paolo Campanella, insieme a Santi Caprì, Presidente dell’ASD di Castanea e responsabile della sicurezza e Pietro Torre, direttore di gara.
Ad ognuno dei relatori è stato consegnato un gagliardetto con l’immagine del rinoceronte, in quanto con la sua potenza riesce ad abbattere le barriere.
La serata si è conclusa con un aperitivo offerto da Giovanni Previti. Il tutto è stato moderato da Andrea Denaro e da Paolo Baronello, dell’Associazione Italiana Celiachia di Villafranca Tirrena.