MESSINA. E’ stata pubblicata la procedura per l’assegnazione dei nuovi 102 posti letto (in camera doppia) nel nuovo “residence Liberty” di via I settembre: la tariffa ordinaria è stata fissata a  325 euro mensili. Sono previste agevolazioni per chi è idoneo non assegnatario nella graduatoria per il servizio abitativo Ersu (cioè chi non può permettersi di pagare un affitto), che prevedono una tariffa agevolata pari a 230 euro mensili per i primi dodici posti assegnati, e di 275 euro mensili per i successivi quaranta posti. La tariffa comprende i servizi di reception h.24, pulizie giornaliere delle parti comuni, prima dotazione biancheria per letto, fornitura di acqua, energia elettrica, riscaldamento e climatizzazione, wi-fi, tv in camera e utilizzo della sale tv, studio e lettura e dei locali scaldavivande in comune.

“Cifre assolutamente inaccettabili, paragonabili al settore privato, che non tutelano il diritto allo studio degli studenti”, attacca una nota dell’Udu. “Come avevamo iniziato a denunciare con l’inizio dell’anno accademico (precisamente il 20 agosto, il 14 settembre e la protesta del 26 settembre), quello che temevamo si è puntualmente realizzato”, lamentano gli studenti, concludendo con un appello: “Approfittiamo della campagna elettorale appena cominciata per lanciare un invito amaro: i candidati alla carica di Rettore dicano una parola chiara su queste modalità, che offendono la comunità studentesca”.

Appello che è stato raccolto da Michele Limosani, preside della facoltà di Economia e candidato a rettore. “Pure io, come gli studenti, ho avuto contezza dell’indirizzo dell’amministrazione universitaria uscente solo ieri, quando sono stati resi pubblici il tariffario e le modalità per assegnare i posti. Il Senato Accademico, infatti, non ha mai deliberato in materia e già questo – a mio avviso – è un grave vulnus: non credo che l’apertura di una struttura residenziale e, soprattutto la fissazione delle tariffe per i posti letto, debba essere sottratta al confronto politico accademico. Ancora più grave, come ribadito in queste settimane dalle associazioni studentesche, è apprendere che l’Ateneo abbia realizzato tale operazione grazie a fondi ottenuti in base a un parametro ben preciso: il numero di idonei inseriti nelle graduatorie ERSU. A fronte di ciò, è quantomeno incoerente che solo metà dei 102 posti realizzati vengano resi disponibili a tariffa “agevolata”. In più, tali tariffe – quelle ridotte e, a maggior ragione, quelle a prezzo pieno – non sono assolutamente coerenti con la situazione economica di chi si trova in testa alle graduatorie ERSU. Ciò anche a fronte di un contributo dell’Ente, pari a 100 euro al mese. L’avviso pubblicato dall’Ateneo pone, quindi, una problematica urgente, da affrontare nell’immediatezza dell’ insediamento del nuovo Rettore. Occorrerà ricostruire quali atti normativi sono stati adottati e portare la vicenda in Senato, affinché anche i rappresentati degli studenti possano avere piena contezza della situazione. Mettere al centro gli studenti significa renderli protagonisti soprattutto nelle scelte che li riguardano. Ma l’amministrazione uscente, evidentemente, non è stata mai di questo avviso”, conclude Limosani.

Sulla vicenda si è espressa anche la Cgil: “Si confermano i sospetti denunciati in più occasioni dagli studenti che su questi nuovi posti letto l’ateneo volesse fare cassa. Le agevolazioni proposte, non sono soltanto in numero insufficiente rispetto all’effettivo fabbisogno, ma le cifre di affitto agevolato rimangono comunque molto alte e rischiano di essere proibitive per gli studenti fuorisede, alla faccia del diritto allo studio sancito dalla nostra costituzione”, hanno dichiarato il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti e la segretaria generale della Flc-Cgil Messina, Patrizia Donato, che hanno preso posizione anche contro “la clamorosa esclusione degli studenti dalla competizione elettorale, sancita con il voto contrario da parte del Senato Accademico che ha espresso parere negativo alla modifica di un regolamento responsabile di far contare poco o niente il voto degli studenti nella elezione del nuovo Rettore”.

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