MESSINA. Dalla tradizione del Bar De Luca alla storia della chiesa di San Paolo: i giovani partecipanti al progetto “Remotely Active”, promosso dall’associazione di Messina “The Cave” insieme al Circolo Umberto Fiore, nell’ambito del programma ESC (European Solidarity Corps) hanno scoperto il patrimonio che il villaggio della zona sud di Messina ha da offrire, realizzando un video e una brochure per raccontare le bellezze del luogo in cui vivono ogni giorno e di cui si prendono cura.

Nello specifico, grazie ad una serie di attività, supportate dai volontari del Circolo, i ragazzi sono andati alla scoperta della storia, delle tradizioni e della cultura di Briga Marina, intervistando gli attori del luogo e gli anziani del territorio per venire a conoscenza delle proprie origini, con delle passeggiate lungo le strade del paese.

“Il progetto Remotely Active nasceva dalla volontà di promuovere e valorizzare la cultura e le tradizioni dei villaggi della periferia di Messina – raccontano i promotori dell’iniziativa – L’obiettivo era coinvolgere un gruppo di giovani per renderli cittadini attivi e far sviluppare loro un senso critico, anche per parlare di quelle che potrebbero essere le iniziative per migliorare il villaggio, tirando fuori delle idee che potrebbero venire sviluppate in futuro per migliorare le condizioni di vita del luogo. Siamo felici di esserci riusciti e il feedback più importante lo hanno dato proprio i ragazzi”.

Qui il video realizzato (https://drive.google.com/file/d/17C3ePpOsQeU2-e_3PGc-v1k4KuMjAwBP/view?usp=sharing) e qui la brochure (https://drive.google.com/file/d/1cFgguFNo6H4sRMZ0Nwzyw2uWiHATclVz/view?usp=sharing).

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