MESSINA. Due seggi a Sud chiama Nord, uno ciascuno a Pd, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Mpa, Movimento 5 stelle e Prima l’Italia, oltre al seggio che spetta di diritto a Cateno De Luca in quanto contendente sconfitto nella corsa alla presidenza della Regione Siciliana, andata a Renato Schifani, candidato del centrodestra, e il posto di Elvira Amata (Fdi) eletta nel listino del presidente, saranno in tutto dieci i messinesi che faranno quindi parte dell’Assemblea regionale siciliana. Quando mancano ancora meno di un centinaio di sezioni da scrutinare ufficialmente (ma le segreterie sono in possesso dei dati pressoché finali) è ragionevole ipotizzare che a sedere su una poltrona a Palazzo dei Normanni saranno Matteo Sciotto e Pippo Lombardo di Sud chiama Nord, col primo, ex Pd e sindaco di Santa Lucia del Mela che ha fatto incetta di voti, e il secondo ex presidente di MessinaServizi. Il Movimento 5 stelle dovrebbe riconfermare (è in vantaggio sui voti) Antonio De Luca, che incontrerà di nuovo Luigi Genovese, che è riuscito a trascinare l’Mpa al superamento dello sbarramento del 5% regionale che gli ha consentito la riconferma all’Ars. Riconferma anche per Pino Galluzzo di Fratelli d’Italia, e per Pippo Laccoto, che era stato eletto con Pd nelle scorse regionali e che oggi siederà tra i banchi della Lega. Il Pd porta all’Ars il giovanissimo Calogero Leanza, mentre per Forza Italia tornerà, dopo un’esperienza da assessora regionale, Bernadette Grasso, che ha soffiato il posto a Beppe Picciolo, secondo che avrebbe preso il posto della Grasso qualora questa fosse stata eletta alla Camera dei deputati. A stravincere, nella lista forzista, è stato Tommaso Calderone, che però con tutta probabilità andrà a Roma alla Camera dei deputati, avendo vinto il collegio uninominale a Barcellona, con 60 giorni di tempo per decidere quale delle due cariche vorrà mantenere. 

 

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