PADOVA. I Carabinieri della Compagnia di Abano Terme hanno tratto in arresto due quarantenni, originari di Messina, per i reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi in concorso, in quanto ritenuti responsabili del colpo ai danni della Filiale della Banca MPS Antonveneta di Via San Daniele 2 di Torreglia (Pd).

Alle 15.40 circa di ieri, i due malviventi facevano irruzione all’interno dell’istituto di credito. Sotto la minaccia di un taglierino, i due immobilizzavano, legandoli ai polsi con del nastro adesivo, tre impiegati ed uno dei due clienti presenti, costringendoli a stare seduti in un locale, quindi, minacciando la vicedirettrice, attendevano l’apertura della cassaforte temporizzata. Dopo quasi venti minuti di attesa e di vero panico per le cinque persone presenti, trattenute all’interno contro la loro volontà, il dispositivo si apriva e i due rapinatori, arraffato il bottino, pari a quasi 18.000 euro di denaro contante in banconote di vario taglio, guadagnavano l’uscita della banca.

Nel frattempo, tuttavia, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Abano Terme, allertata sull’utenza 112 da alcuni passanti che dall’esterno della banca avevano notato, strani movimenti di persone all’interno, inviava le pattuglie: militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni vicine. Proprio la pattuglia del Radiomobile, giunta dopo meno di 4 minuti sul posto, riusciva ad intercettare poco distante dalla banca uno dei due rapinatori che teneva con sé in una borsa a tracolla il denaro rapinato.

Scattava nel frattempo la caccia al complice, segnalato da alcuni residenti in fuga a piedi nelle campagne circostanti: veniva in effetti poco dopo notata dagli operanti la sagoma di un individuo che tentava di nascondersi sotto il portico di un’abitazione in costruzione in Via San Daniele di Abano Terme, sul lato opposto del campo adiacente. I Carabinieri si dirigevano verso l’individuo che, alla vista dei militari, si spostava dal suo nascondiglio cercando di darsi alla fuga. Quindi i carabinieri si mettevano al suo inseguimento, intimandogli l’alt. Lo stesso tentava la fuga venendo tuttavia bloccato da una pattuglia di Carabinieri che stava sopraggiungendo a piedi.

Condotti in caserma ad Abano i due sospettati, entrambi senza documenti di identificazione, i militari con il supporto di un’unità cinofila del Nucleo di Torreglia e dell’elicottero dell’Arma in sorvolo sulla zona, effettuavano un meticoloso sopralluogo lungo le vie di fuga percorse dai malviventi (vie Giotto e San Daniele), che permetteva di recuperare tra l’altro un taglierino e un nastro telato di colore grigio, tutto materiale di cui i rapinatori si erano disfatti durante la fuga e che veniva sequestrato, in quanto chiaramente utilizzato nel corso della rapina. I primi approfondimenti investigativi hanno acclarato che, con tutta probabilità, i due sono giunti nel padovano in temporanea “trasferta“ dal messinese.

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