MESSINA. Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere della 4° circoscrizione Renato Coletta in merito al tema del randagismo a Messina e provincia.
Di seguito il comunicato integrale:
«In una continua confusione istituzionale fra richieste degli animalisti, gli atti dell’assessorato, l’operato del dipartimento Sanità e latitanza di enti preposti alla prevenzione del randagismo, è opportuno ottenere alcuni riscontri, verificando gli atti in questione.
In primis va denunciato il disimpegno e il disinteresse del Sindaco Accorinti nella Sua qualità di massima autorità sanitaria e garante al benessere degli animali, che dal suo insediamento ha letteralmente “scaricato” sul Prof. Ialacqua la patata bollente del randagismo.
In particolare l’operato del Sindaco desta sconcerto quando nel 2014, a seguito del repentino abbandono da parte dell’Asp, di tutti i locali comunali della provincia, compreso quello cittadino di viale Giostra, dove si effettuavano le sterilizzazioni e le microcippature dei randagi ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, non ha mosso neanche un dito, come poteva e doveva fare, per impedirlo. Il servizio erogato dall’Asp in tutta la provincia (108 comuni!), veniva trasferito in un’unica sede (?!?), quella dell’ospedale veterinario dell’Università di Messina. Sono facilmente intuibili i disagi derivanti, soprattutto perché si accentravano le sterilizzazioni di tutti e 108 Comuni in un’unica sede, non garantendo la continuità dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) della città di Messina.
Nonostante il pesante ridimensionamento di un servizio pubblico essenziale come la sterilizzazione dei randagi con conseguenze drammatiche che oggi sono sotto gli occhi di tutti, il Sindaco, nella conferenza di servizi del 18 novembre 2014, si assumeva l’impegno, testimoni le rappresentanze degli animalisti presenti all’incontro, di risolvere con il Direttore dell’ASP Dr Sirna, il problema. Cosa mai avvenuta!
Ma di più, risulta allo scrivente che il dipartimento Sanità ha reiteratamente richiesto l’accesso alla banca dati Asp dell’Anagrafe Canina, anche nelle varie conferenze di servizi tenutesi sull’argomento, all’Asp di Messina e all’assessorato regionale alla sanità. Non avendo alcun riscontro, il dipartimento Sanità del Comune di Messina procedeva con la richiesta di audizione all’ARS tenutasi il 16 dicembre 2014. In quella seduta l’Assessore Ialaqua ed il Dr. Palana denunciavano l’ingiustificabile distrazione di fondi stornati dalla prevenzione al randagismo al contrasto della brucellosi. L’Asp, costretta a rispondere, paventava organici insufficienti e generiche difficoltà nel garantire il mantenimento del servizio.
Né questa né le precedenti amministrazioni hanno previsto somme adeguate per co-finanziare le strutture di accoglienza per randagi. Soltanto a fine mandato e quindi con un palese intento pre-elettorale , l’amministrazione Accorinti inserisce nel previsionale 2017, esitato dalla giunta ed in attesa di essere votato dal consiglio, la somma di 300mila euro, assolutamente insufficiente per realizzare Oasi felina, Rifugio sanitario e cimitero per animali!
Nel frattempo si sono registrati ingiustificati ritardi dovuti alla “latitanza” dei dirigenti nella nomina dei RUP, che avrebbero dovuto avviare le procedure per le opere predette. Soltanto a luglio di quest’anno venivano incaricati i RUP, che provvedevano ad avviare la procedura per la realizzazione delle strutture. Corre l’obbligo di evidenziare come il dipartimento Sanità, per quanto concerne l’oasi felina, si sia avvalso della progettualità fornita a costo zero dal M5S di Messina.
Le circostante anomale che si sono succedute sono innumerevoli e in gran parte dovute alle scarse risorse economiche messe in campo da questa amministrazione, oltre alla scandalosa carenza di personale del dipartimento Sanità (appena 23 unità), nonostante gli vengano richiesti servizi essenziali ed ineludibili!
Ad oggi il dipartimento non dispone di adeguata organizzazione di personale e di risorse economiche necessarie per indire gare che coprano tutti i servizi afferenti il randagismo, quindi risultano infondate e persino avventate le dichiarazioni di disponibilità di stanziamenti che, sebbene esitati dalla giunta, assumono efficacia soltanto dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale.
In questo corto circuito organizzativo, è inevitabile additare il Sindaco, la giunta e il segretario-direttore-ragionier generale di scarsa sensibilità animalista. Per ovviare a questa gravissima emergenza sanitaria è fondamentale agire prioritariamente per:
- Sollecitare il Sindaco Accorinti a firmare un ordinanza sindacale che autorizzi il superamento dei limiti di accoglienza del canile ”Millemusi” di Castanea disposto dall’autorizzazione della Regione nonché dall’ Asp, già predisposta dall’1 giugno dagli uffici del dipartimento e concertata con l’ass.re al ramo e mai adottata!
- Istituire, così come proposta dagli uffici del dipartimento Sanità una “Short List”, cioè una sorta di albo di volontari disposti all’accoglienza temporanea degli animali accalappiati e/o appena sterilizzati presso le loro abitazioni nei limiti disposti dalle norme vigenti, includendo un rimborso spese giornaliero, comprensivo dei costi derivanti dall’alimentazione e dalle terapie necessarie;
- Incrementare l’arco orario del servizio accalappiacani con reperibilità notturna, anziché le attuali 3 ore al giorno (9-12) e 5 ore spot su base settimanale.
- Obbligare l’Asp ad una campagna di sterilizzazione massiva.
- Provvedimento del sindaco affinché imponga all’Asp l’accesso all’anagrafe canina da parte del dipartimento Sanità del Comune, anche per verificare il reale andamento delle sterilizzazioni, di per sé insufficienti.
- Aprire un’urgente conferenza di servizi fra amministrazione e dipartimento Sanità per l’individuazione di soluzioni definitive, con l’indispensabile presenza del Sindaco e del direttore generale.