MESSINA. “Responsabilizzazione dei condomini nella raccolta differenziata e del cittadino che differenzia e conferisce il rifiuto”. L’iperuranio della raccolta differenziata, l’ipotesi più rosea, l’assessore all’Ambiente Dafne Musolino lo auspica all’inizio della conferenza stampa per presentare la raccolta porta a porta che partirà in tutto il territorio cittadino all’inizio di giugno, in concomitanza con la progressiva scomparsa dei cassonetti dalle strade.

Cosa succederà prima dello start? Lo spiega l’ordinanza emanata dal sindaco Cateno De Luca, propedeutica all’avvio della rivoluzione nel settore dei rifiuti. Si procederà per step: il primo obbligo riguarderà la pubblicità dell’amministratore di condominio: all’esterno degli stabili, infatti, dovrà essere apposta una targa con nome, cognome e indirizzo degli uffici dell’amministratore, più un numero di telefono per le comunicazioni urgenti, che soprattutto in fase d’avvio non tarderanno ad arrivare copiose.

Il secondo è l’anagrafe comunale delle utenze: delle famiglie, cioè, registrate all’ufficio tributi, alle quali ogni anno arriva la tari (la tariffa sui rifiuti) da pagare. Il Comune, sembra incredibile ma è così, non ce l’ha per un mancato censimento “globale”. Esistono, cioè, intere famiglie non registrate, che per questo non pagano la tassa. Qui la situazione si fa più nebulosa: l’amministratore di condominio comunicherà il numero di utenze (ma non i nomi) all’ufficio Tributi, e gli ispettori del dipartimento si incaricheranno di censire le eventuali utenze non registrate.

Alle utenze verrà consegnato (tramite l’amministratore di condominio) il kit di cinque “mastelli”, i contenitori casalinghi per carta e cartone (blu), plastica e metalli (giallo), vetro (verde), indifferenziato (grigio) e umido (marrone), ciascuno di colore diverso. Al condominio, con responsabilità da parte dell’amministratore, sarà consegnato lo “scarrabile”, il contenitore condominiale che verrà svuotato giornalmente da MessinaServizi a seconda di quello che prevede il calendario di raccolta.

Da qui inizia il difficile. Perchè se qualcuno non conferisce i rifiuti correttamente, se li getta nel contenitore sbagliato, sbaglia giorno o li mischia (o non li differenzia affatto), secondo l’ordinanza, “in mancanza dei requisiti richiesti non saranno raccolti dal gestore e sugli stessi sarà applicato un avviso di non conformità”. Concretamente, c’è la possibilità che nei grossi condomini, i continui errori possano far accumulare i rifiuti che MessinaServizi non raccoglierà.

Di chi sarà la responsabilità del controllo? Qui la situazione si ingarbuglia. Secondo l’ordinanza, e a norma di legge, “all’utenza condominiale alla quale è stato contestato l’errato conferimento (“Nella persona dell’amministratore di condominio o del legale rappresentante”, specifica l’ordinanza), spetterà il compito di provvedere al ritiro dei rifiuti stessi, procedendo ad una corretta differenziazione prima di smaltirli nuovamente. Nel caso in cui non si fosse provveduto alla differenziazione del rifiuto non conforme ed al ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di ventiquattr’ore, l’utenza condominiale a cui è stata contestata l’irregolarità verrà segnalata gli uffici competenti per la contestazione della violazione delle disposizioni vigenti in materia e l’applicazione delle sanzioni di legge”, si legge nell’ordinanza.

In soldoni, la multa (fino a duecento euro al giorno) ricadrà su tutto il condominio, anche se a commettere l’errore è un singolo condomino. “Se il rifiuto non è conferito correttamente? MessinaServizi non ritirerà i rifiuti. Se viene perpetrata  la violazione all’ordinanza arriveranno le sanzioni. Questo servirà anche per contenere i costi”, ribadisce il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo. E nonostante debba “vigilare”, l’amministratore non ha alcun potere sanzionatorio, se non un “richiamo ai doveri” (o una denuncia, se ritiene sia il caso).

Gli “scarrabili” nei quali saranno conferiti secondo calendarizzazione i rifiuti differenziati dei singoli contenitori familiari, potranno essere utilizzati solo dall’utenza condominiale (quindi non è permesso a nessuno di introdursi nelle aree di pertinenza condominiale e gettare i propri rifiuti), e saranno svuotati dal personale di MessinaServizi secondo il calendario di raccolta: ai lavoratori della partecipata, il condominio deve garantire accesso “senza chiavi” alle aree comuni che andranno concordate col gestore. E per i condominii che non hanno spazi di pertinenza, tipo quelli senza cortile o direttamente sulle strade? “Si procederà caso per caso, di concerto con gli amministratori“, spiegano Dafne Musolino e Pippo Lombardo. Per un controllo massiccio sul territorio saranno poi impiegati ispettori che pattuglieranno tutte le zone della città, soprattutto nei punti in cui, rimossi i cassonetti, potrebbero accumularsi piccole discariche a cielo aperto.

MessinaServizi ha acquistato 350mila “pezzi” che comporranno i kit per singola famiglia o utenza,  che saranno consegnati in comodato d’uso a partire dal 15 maggio (in sei lotti, come prevede la gara d’appalto), con la ditta che si aggiudicherà la gara che farà il censimento delle utenze, che sarà consegnato all’amministratore di condominio, che la “girerà” al dipartimento ai tributi per i controlli incrociati. MessinaServizi si gioverà del noleggio full service di 120 mezzi per il porta a porta. A breve sarà aggiudicata la gara per l’impresa che curerà la comunicazione per far conoscere ai cittadini le modalità con cui si svolgerà la raccolta.

Operativamente, la città sarà divisa in tre marcoaree (sud, centro, nord): ogni area sarà ulteriormente divisa in quattro zone, con circa ventimila abitanti a zona, che probabilmente avranno anche calendarizzazioni diverse per il conferimento. I contenitori saranno dotati di microchip, per monitorare lo svuotamento.

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Concetta Sirna
Concetta Sirna
30 Aprile 2019 20:48

Ancora incomprensibile e confuso, almeno per me. Spero in maggiore e più chiara informazione.

Luigi Gravante
Luigi Gravante
1 Maggio 2019 5:06

A casa mia non ho spazio per tenere 4 contenitori.Abito una casa ultrapopolare.

R.A.
R.A.
22 Maggio 2019 1:42
Reply to  Luigi Gravante

Non è una scusante! Può mettereli in pila, volendo.
Eventualmente concordi con Messina Servizi la soluzione migliore.

Grazia
Grazia
23 Maggio 2019 10:42

Dobbiamo comprare noi i sacchetti colorati? Perché non vengono distribuiti da MessinaServizi quelli muniti di microchip identificativo, tale da individuare e multare il singolo trasgressore come succede in Italia?