Frana Annunziata-Campo Italia – 1 novembre 2015 (3 anni, 7 mesi e 27 giorni)
In questo caso il contatore è fuori scala: ormai è presente da quattro anni e mezzo la frana che ostruisce parte della strada che sale verso Campo Italia, dove nel 2015 in contrada Citola (di recente ribattezzata via Sandro Pertini) è crollato una parte del muro di contenimento che costeggiava la carreggiata. Perché ancora non è stata rimossa? Per un rimpallo di responsabilità fra Comune e Città Metropolitana che però, spiega il presidente del V Quartiere, Ivan Cutè, “non incide sulla messa in sicurezza”. Adesso che il contenzioso è stato superato, si sta procedendo con i calcoli per la realizzazione del progetto. “La legge parla chiaro e il Comune deve intervenire per la rimozione dello smottamento, anche se è franato da un territorio di proprietà del demanio su una strada comunale“. Il muro, infatti, delimitava un terreno d’appartenenza ad un privato che paga regolarmente un canone annuo d’affitto al Demanio regionale.
Il contenzioso è stato poi risolto in quanto, illustra il responsabile del dipartimento Lavori Pubblici, Antonio Amato, “la nuova Amministrazione, visto che si stata parlando di due enti pubblici, ha deciso di intervenire. Ciò non afferma che fosse di nostra competenza e questo è stato confermato anche dalla nostra avvocatura”.
Con nota del 6 febbraio 2019, Amato comunicava anche di aver già avviato l’iter di progettazione dell’opera di sostegno, ma il 28 giugno il V Quartiere delibera di impegnare il dipartimento Lavori Pubblici ad eseguire il lavori urgenti di messa in sicurezza, visto che l’avanzamento delle procedure sembrava fosse tornato nuovamente in stand-by.
A questa delibera, però, non è seguita alcuna risposta, e nemmeno alla richiesta di riscontro da parte della V Circoscrizione, a cui si è unito anche il vicesindaco Salvatore Mondello, inviata il 28 agosto 2019. L’ingegnere Amato ha risposto invece a Lettera Emme, spiegando che attualmente il Comune sta eseguendo i calcoli per poter realizzare il progetto, sottolineando che per realizzare i progetti ci vuole tempo e che “in questo ufficio arrivano numerose note al giorno e capita non ci sia il tempo materiale per rispondere a tutti“.
