MESSINA. L’immagine di una donna a mezzo busto che offre “una rappresentazione svilente della persona, non tanto per la nudità in sé ma per il contesto in cui si trova, non presentando alcuna relazione con i prodotti in vendita”. È la motivazione per la quale il comitato di controllo dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, con sede a Milano, ha emesso un provvedimento che intima alla ditta responsabile del manifesto di interrompere la pubblicità. L’organo di controllo era stato sollecitato dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Messina, che a sua volta aveva ricevuto delle segnalazioni da parte dei cittadini.

Il manifesto in questione, affisso nelle vie cittadine, pubblicizza prodotti medicali ed elettromedicali, oltre ad articoli per l’infanzia, utilizzando in modo inopportuno e lesivo l’immagine di una donna a mezzo busto.

L’Assessora alle Pari Opportunità, Nina Santisi, invita la cittadinanza a continuare a segnalare gli eventuali casi di utilizzo improprio dell’immagine della donna che offendono la dignità della persona, veicolando rappresentazioni discriminatorie.

 

(In copertina un’immagine veicolata dal Comune di Torino  per invitare a boicottare le aziende che sfruttano il corpo delle donne per vendere i loro prodotti)

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